LA TRAGICA CATENA DI SANGUE
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“ I mandanti degli atti terroristici e attentati agiscono
sempre per interessi economici e di potere
, gli esecutori agiscono per fanatismo ,
religioso o ideologico oppure per soldi “
Come gli anelli di una catena , che si
agganciano l’uno dopo l’altro , in una tragica sequenza di morti , di fuoco ,
di sangue , di dolore , di rabbia , di odio , di fanatismo , di follia , ma
anche di cinismo e di ipocrisia , di speculazione e di spregiudicata smania di potere , che pervade interessi di ogni parte
del mondo , che non conoscono ostacoli , né suppliche di pace e che non
si fermano , anzi proseguono in
un gioco cruento e crudele di vittime innocenti , colpo su colpo , in una guerra globale , nella quale sono
ormai indistinte le forze contrapposte,
in una confusa contrapposizione di interessi economici, finanziari, territoriali , energetici ,
politici , coinvolgenti
praticamente tutti i Paesi e
Regioni della Terra.
Stiamo
vivendo tutti in un clima rovente di conflittualità , di contrapposizioni di
interessi economici e politici a livello
globale , di insofferenze e di odio di natura razziale , religiosa , di carattere sociale a causa di drammatiche e
gravi condizioni discriminanti , di emarginazione nell’ambito di fasce estese di popolazione , costrette
a vivere in condizioni di povertà , mentre crescono situazioni di arricchimenti
notevoli in ceti e classi privilegiate e favorite da politiche
compiacenti. Tutte situazioni che fanno esplodere rabbia e violenza , non solo
in gruppi organizzati , ma anche in singoli individui , già frustrati ,
psichicamente instabili , inclini al fanatismo o anche realmente convertiti , che trovano motivi di
rivendicazione agganciandosi ad una fra
le ideologie estremiste , sovversive ,
anche opposte fra loro , e che sfociano in episodi cruenti contro persone inermi , contro abitudini e sistemi di vita sociale i più ordinari e comuni , ma che rappresentano
la parte più fragile e facile da colpire , al principale scopo di punire il Sistema socio-politico vigente
in quel momento . Situazioni nelle quali
una società aperta a libertà democratiche viene a trovarsi pericolosamente
debole , praticamente indifesa, nei confronti di individui , a volte
insospettabili, o che , anche se
sospetti, molto difficile da tenere
ciascuno costantemente sotto controllo da parte degli organi istituzionalmente
preposti. La conseguenza è che emergono , in tale contesto , risorte “ figure “
( i kamikaze ) , rinnovati e più moderni metodi di lotta ( il terrorismo
, gli attentati ) , che assurgono a “ riti sacrificali “ in nome di ideali di “ verità “ , in cui
trovare identità di giustizia e anche di
fede , in contrapposizione ad un sistema da loro ritenuto corrotto , dissacrante e dissacrato,
di falsi idoli spirituali e di perdita
di ogni indirizzo realmente morale e religioso , di un mondo occidentale o occidentalizzato , che deve essere
combattuto e abbattuto con ogni mezzo; immolando la propria vita e stroncando la vita di
altri, con atti di violenza inaudita , dove ogni sentimento di odio e di
crudeltà viene innalzato a sentimento di fede verso una causa e verso un dio.
Fenomeni
di terrorismo “ , di “ attentati “ , sia in occidente
, sia in oriente , in una perdurante situazione politica disordinata e confusa
nei rapporti fra i Paesi , di predominanza di
individualismi e di interessi nazionali , di politiche contraddittorie , di
deboli o addirittura false alleanze , di interventi diretti in azioni di
guerra in regioni medio-orientali e africane, prendono sempre più piede e generano
sempre più paure e angosce e purtroppo
anche tragedie , morti fra le comunità civili , in danno delle famiglie , di
ciascuna persona , che ne resta vittima.
A nulla servono
le
grida disperate di
migliaia e centinaia di migliaia
di esseri umani che soffrono per fame e per stenti e
per violenze e soprusi di ogni genere, se non per incrementare azioni belliche
, di distruzioni sempre più diffuse in territori nei quali non vi sono più segni di umanità e per
continuare a determinare angosciose e
disperate fughe verso lidi di speranza ,
molto spesso mai potuti o riusciti a
raggiungere.
Gli anelli
di una catena , che non avrà mai fine , di episodi cruenti e di vittime che si
aggiungono , l’uno dopo l’altro , giorno su giorno , non solo a causa di programmati
e massicci interventi armati di aerei e
terrestri contro truppe militarizzate,
ma anche di aggressioni individuali o di gruppo , in luoghi imprecisati e
imprecisabili , in momenti inaspettati , secondo una strategia infermale che si
manifesta attraverso atti e metodi di lotta subdola , basati sulla
sorpresa , molto difficili da prevenire, praticamente impossibili da annientare completamente con
mezzi militari e di intelligence , ma che – invece – potrebbero essere affrontati proficuamente soltanto attraverso
una seria e ampia strategia politica ( purtroppo scarsamente probabile ),
di accordi e di tregua fra le grandi potenze mondiali e principalmente , di sospensione dei finanziamenti e delle forniture di armi ed esplosivi ai gruppi
belligeranti da parte di tutti quei
Paesi che ne hanno la produzione.
IL FALLITO GOLP IN
TURCHIA
L’affermazione di
Erdogan e il suo avvicinamento islamico-religioso
certificano il futuro imperiale della Turkia . Adesso i governi dei Paesi occidentali dovranno
confrontarsi con le rinnovate ambizioni di Ankara che si serve dell’afflato
etnico-religioso per perseguire una sfera d’influenza teoricamente estesa dalla
Cina all’Oceano Atlantico. Una volta concluse le purghe e stroncata l’opposizione
sostenuta da Gülen, Erdogan si presenterà definitivamente quale
paladino dell’Islam ed erede della tradizione ottomana.
La Turkia è in una
posizione strategica importantissima e delicatissima , che conferisce a Erdogan
poteri determinanti di controllo e gestione dei rapporti fra i Paesi
occidentali , tenuto conto della sua appartenenza alla NATO , e i Paesi Orientali e di fede islamica
,considerata la maggioranza interna musulmana, nonché riguardo alla Russia e
alla Cina.
Tutto ciò che potrebbe avvenire da oggi in avanti nel quadro
dei conflitti in corso , in Irak , in
Siria , nel Medio Oriente e in Regioni dell’Africa ,
nei confronti dell’estremismo islamico ( ISIS ) e quindi
riguardo agli stessi fenomeni terroristici , ai possibili e probabili altri attentati in Europa e altrove , sarà influenzato dalle condizioni che verranno avanzate e richieste dall’ormai capo assoluto, indiscusso della Turkia , Erdogan , volte all’ulteriore rafforzamento del suo potere politico e strategico a livello internazionale e all’ambizione egemonica territoriale della Turkia nei confronti della popolazione dei Curdi e della stessa Siria.
nei confronti dell’estremismo islamico ( ISIS ) e quindi
riguardo agli stessi fenomeni terroristici , ai possibili e probabili altri attentati in Europa e altrove , sarà influenzato dalle condizioni che verranno avanzate e richieste dall’ormai capo assoluto, indiscusso della Turkia , Erdogan , volte all’ulteriore rafforzamento del suo potere politico e strategico a livello internazionale e all’ambizione egemonica territoriale della Turkia nei confronti della popolazione dei Curdi e della stessa Siria.
Questo già è a conoscenza sia dei Governi dei Paesi europei
, dell’ Inghilterra , dell’America , sia dei Paesi Arabi . “ Il dado è tratto “ .
GLI ATTENTATI
TERRORISTICI IN
EUROPA
L'11
Marzo 2004, a Madrid, c'è un attentato terroristico su
suolo europeo di matrice islamica. Il bilancio finale sarà di 191 morti e 2050
feriti. Inizialmente il governo spagnolo accusa l'ETA, che però ribatte: è
stato un attentato islamico. Per l'attentato, vengono utilizzate 13 bombe
MADRID - Una
stazione a Madrid e due negli immediati dintorni sono state investite giovedì
alle 7,39 da dieci violente esplosioni che hanno causato una strage. Il
ministero dell'Interno spagnolo fornisce le cifre: 192 morti e 1427 feriti.
Altre tre bombe sono state rinvenute stamani dagli artificieri e sono state
fatte brillare.sospendere la campagna elettorale.
Il
7 Luglio 2005, a Londra, 4 attentati (tra le 8:49 e le 9:57,
ora inglese) provocano 56 morti (inclusi 4 kamikaze) e circa 700 feriti.
All'ora di
punta, i terroristi colpiscono 4 volte nella metropolitana e su un bus Solo
dopo tre ore, Scotland Yard ammette: "Un atto dinamitardo" Ore 8.49,
terrore a LondraQuattro attentati, decine di morti LONDRA - 8.49: Londra
sprofonda nel terrore. Una bomba esplode nella metropolitana alla stazione di
Aldgate.
Tra
l'11 Marzo 2012 e il 19 Marzo 2012 avvengono 3 attentati in Francia (Attentati di Tolosa e Montauban del
2012). Come responsabile degli attacchi, viene identificato un Franco-Algerino,
Mohammed Merah. Anche in questo caso (come per il 7 Gennaio 2015), il soggetto
era già stato messo sotto sorveglianza
Tolosa,
ucciso il killer della scuola ebraica. Irruzione dopo 30 ore di assedio –
E' rimasto
ucciso in seguito all'irruzione delle teste di cuoio francesi Mohammed Merah,
il giovane accusato del massacro nella scuola ebraica di Tolosa Ozar Hatorah,
costato quattro vittime, tra le quali tre bambini. Merah, dopo oltre trenta ore
di assedio della sua abitazione nella città francese, si sarebbe barricato in
bagno per resistere agli uomini del Raid, le forze d'elite della polizia.
Il
24 Maggio 2014, in Belgio, al museo ebraico di Bruxelles un attentatore uccide 4 persone
Belgio,
attacco antisemita al museo ebraico di Bruxelles: quattro morti -
Quattro
morti, tra cui una coppia di turisti israeliani: è questo l'epilogo della
sparatoria avvenuta sabato 24 maggio dentro il museo ebraico di Bruxelles,
vicino a Place Sablon, nel centro della capitale belga (guarda il video). Il
ministro dell'Interno, Joelle Milquet, non ha dubbi sul movente dell'attacco
che avviene alla vigilia delle elezioni europee e politiche: "Tutto lascia
pensare a un attentato antisemita.
Dal
7 al 9 gennaio 2015 la Francia è rimasta con il fiato sospeso per tre giorni: i fratelli Kouachi, armati,
hanno attaccato la rivista Charlie Hebdo, uccidendo 12 persone. Il giorno dopo,
un poliziotto è stato ucciso nei pressi di Parigi da Coulibaly, un uomo legato
agli attentatori di Charlie Hebdo. Meno di 24 ore dopo l'uomo farà irruzione in
un negozio kosher dove ucciderà quattro ostaggi.
13 novembre 2015 -
PARIGI - Almeno sei sparatorie e tre esplosioni. Sette luoghi
colpiti: stadio, teatro, ristoranti. Quasi in contemporanea. Oltre 158 morti,
tra cui alcuni assalitori. E un numero imprecisato di ostaggi nella sala
concerti Bataclan: alcuni liberati, molti altri uccisi, quasi 120. Numeri che
necessitano conferme. Unica certezza: Parigi è sotto attacco. Ed è un attacco
terroristico di matrice islamica senza precedenti in Europa. “E’ l’11 settembre
della Francia” ha rivendicato l’Isis in Rete,
rilanciando la sfida: “Ora tocca a Roma, Londra e Washington”. Lo stadio, il
teatro, i ristoranti: colpiti i simboli delle libertà e della cultura
occidentali
22 marzo 2016 - Attacco all'Europa, terrore a
Bruxelles: attentati in aeroporto e nel metrò. Media: "Almeno 31
morti". Is rivendica. Due fermi, 5 ricercati
I tre
sospetti attentatori dell'aeroporto. Nei cerchi i guanti dove potrebbero essere
stati nascosti i detonatori. I due uomini a destra sono morti, il terzo,
vestito di bianco e con il cappello, è ricercato. La polizia belga ha diffuso
l'identikit
Salgono a 250 i feriti. Le
deflagrazioni hanno colpito lo scalo internazionale Zaventem nella hall delle
partenze, accanto al banco della American Airlines. Bomba alla fermata
Maelbeek, vicino alle sedi delle istituzioni Ue. Caccia all'uomo. Usato lo
stesso esplosivo delle stragi di Parigi
1
luglio 2016 Attacco terroristico a Dacca
l’attacco terroristico di Dacca, nel
quale hanno perso la vita nove nostri connazionali, e l’attentato dell’Isis a
Baghdad, che ha provocato più di 130 vittime.
Quello di
lunedì 1 luglio nella capitale del Bangladesh è il secondo attentato terroristico che ha causato il
maggior numero di vittime civili italiane, dopo l’11 settembre del 2011.
Nell’attacco nel Holey Artisan Bakery hanno perso la vita: Adele Puglisi, Marco
Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria
Riboli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti. Ma sono tanti gli
italiani che negli scorsi anni, in varie parti del mondo, sono rimasti vittime
di attentati di matrice jihadista.
Nella
sera del 14 luglio 2016 , attentato terroristico in Francia,
sul lungomare di Nizza, nel
giorno della festa nazionale. Nell’ora in cui le famiglie con i bambini si radunavano come ogni
metà estate lo spettacolo dei fuochi d’artificio, un grosso camion ,
lanciato a oltre 80 Km/h in mezzo alla folla ha ucciso 84 persone e con altri
18 feriti gravi .
Monaco di Baviera , venerdì 22
luglio 2016 ,ore 17,52
Un giovane di origine iraniana , Alì Sonboly , ha ucciso con
una pistola cal. 9 , nove
persone ferendone altre 16, nei pressi del Mac Donald e
dopo è stato trovato morto suicida . Aveva con sé nello zaino 300 proiettili.
Cresciuto in Germania,
dove i genitori erano arrivati negli anni ’90, era in cura psichiatrica, passava ore
davanti a videogiochi di sparatorie ed era
ossessionato da stragi e mass
shooting commessi da giovani e
studenti. In precedenza era stato
oggetto di mobbing da parte di ragazzi della scuola e lui diceva sempre che li
avrebbe uccisi. Quindi , egli avrebbe agito per vendetta, dopo anni di maltrattamenti
a scuola ed è
questa la pista
che è al vaglio degli inquirenti.
Rouen , in Normandia , 27 luglio
2016
Due uomini armati di
coltello sono stati uccisi dalle forze speciali di polizia
dopo avere “sgozzato un sacerdote , padre Jacques Hamel , 86 anni, il parroco
della chiesa di Saint-Etienne – du Rouvray ,vicino a Rouen , e ferito gravemente tre persone, di cui una
gravemente”, presi in ostaggio durante la messa
insieme a due suore e almeno due fedeli nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, a
sud di Rouen, in Normandia. Armati di coltelli,
nel corso dei circa 50 minuti di sequestro prima dell’intervento delle teste di cuoio due uomini,
definiti “squilibrati” da un’altra suora che ha dato l’allarme, hanno fatto
irruzione nella chiesa nel
dipartimento di Seine-Maritime intorno
alle 9.40, entrando dal retro. I due killer erano francesi nati proprio a Rouen. All’interno della chiesa
le squadre di sminamento hanno trovato “un dispositivo
esplosivo e un’arma fittizia”. Durante l’attacco hanno gridato
‘Daesh’ (acronimo arabo per Stato islamico) e
‘Allah Akbar’. Uno di loro, riferiscono alcuni testimoni, aveva
la barba e indossava una chachia,
copricapo tunisino. Isis ha
rivendicato l’atto: “Gli esecutori dell’attacco a una chiesa in Normandia, in Francia – scrive l’agenzia di
propaganda, Dabiq – sono due soldati dello
Stato islamico e hanno eseguito l’operazione in risposta agli appelli di
colpire i paesi della coalizione crociata”.
Uno dei due attentatori è Adel Kermiche, 19 anni. Kermiche
era già stato arrestato per avere tentato di andare due volte in Siria e,
durante l’attacco, indossava un braccialetto elettronico.
10.000 poliziotti in meno negli ultimi 10 anni. Organici ridotti, scarse esercitazioni, obiettivi sensibili poco protetti. La sicurezza in Italia è ridotta ad un colabrodo. Ma per i rimborsi elettorali ai partiti i soldi si trovano sempre. È così che vogliamo combattere il terrorismo?
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