lunedì 28 settembre 2020

LA RICOSTRUZIONE

 


LA  RICOSTRUZIONE

 

E’ giunto il momento della “Ricostruzione” del nostro Paese , l’Italia. Un complesso di opere che devono vedere un forte e comune  impegno delle forze politiche, ma anche e soprattutto,  la collaborazione di tutti noi cittadini italiani e ciascuno di noi per la nostra parte.

 

Sono i nostri bambini , i  fanciulli , i giovani a chiedercelo, a pretenderlo, a spingerci verso la realizzazione di un Progetto nazionale , allo stesso tempo ideale e concreto, sia nella sua fattibilità reale , sia per la  sostenibilità economica, come richieste a livello europeo.  Interventi di opere strutturali e organizzative nei settori tecnologici , scientifici, culturali e del terziario, che non possono più attendere , né subire ritardi, oppure ostracismi per interessi faziosi, politici e/o privati. Tutti fattori negativi che sarebbero irrimediabilmente dannosi per la crescita e lo sviluppo sociale , per la stessa salvezza del Paese, per la sicurezza delle nostre comunità.

 

Per la ripresa della produzione e del lavoro emerge l’esigenza di una rinascita del comparto industriale. Per cui è indispensabile trovare al più presto punti d’incontro  e di collaborazione progettuale, tra imprenditori e il governo, al fine di consentire una ripresa degli investimenti nel territorio nazionale, in aderenza alle esigenze di salvaguardia e tutela ambientale e provvedimenti volti alla necessità di rimuovere gli ostacoli costituiti da troppe e complicate norme burocratiche  e fiscali e lungaggini dell’iter giudiziario.

Sono altrettanto necessarie incentivazioni e sostegno nei settori dell’artigianato, dell’agricoltura, della zootecnia , del turismo, della ricerca scientifica, della formazione professionale , cui va collegata la esigenza di una riforma dell’istruzione scolastica , che consenta apprendimenti culturali più mirati all’inserimento nel mondo del lavoro , alle nuove tecnologie , informatica, oltre che naturalmente ad una cultura di indirizzo classico o scientifico , a seconda delle preferenze degli studenti.

Investimenti economici,  finanziari e organizzativi sono necessari e indispensabili nel settore dei servizi sanitari, in cui appaiono urgenti esigenze di un imponente ingresso operativo di personale medico e infermieristico , sia negli ospedali, sia negli ambulatori territoriali, dei medici di base, per soddisfare esigenze primarie di assistenza pubblica ,specie per persone anziane, disabili, per l’infanzia.

Tutto deve partire dalla “volontà di fare”, politica,  individuale e generale ,ma anche  sociale e civile  , di tutti , per  operare nell’interesse e per il bene collettivo , e ricostruire ciò che serve a favore della nostra Italia, della nostra  “Casa comune ”  , che appartiene a tutti e a ciascuno, che contiene  in sé tutte le nostre vite, le nostre speranze, i  luoghi in cui abitiamo, con le nostre famiglie, in cui svolgiamo le nostre attività di lavoro, professionali, in cui frequentiamo momenti di divertimento, di piacere, di cultura.

 Il nostro Paese , l’Italia , da noi tutti e da ciascuno deve essere ritenuta, perché realmente lo è , la nostra “Casa comune” , in tutti i sensi e con tutti i sentimenti di appartenenza e di rispetto ad una terra ineguagliabile per bellezza e per cultura e che abbiamo tutti il dovere di difendere , responsabilmente,  in quanto che essa è il baluardo a protezione delle nostre esistenze di cittadini, delle nostre famiglie, della nostra gioventù,  contro ogni attacco o eventuale disegno che potrebbe essere già pronto per  dominarla, allorquando venissero meno le volontà , le capacità di noi italiani di mettere mano e realizzare una vera “Ricostruzione” fisica, materiale del territorio , ma anche etica e morale delle Istituzioni pubbliche e della società civile.

 

 

Nel momento cruciale della possibilità di utilizzo delle enormi risorse finanziarie ( quasi trecento miliardi di euro dal Recovery fund e dal Mes ) ) per l’Italia, cioè successivamente all’approvazione del piano progettuale nazionale del Governo da parte della Unione Europea, è urgente e indispensabile che vi sia un’unica “ Cabina di regia “ , governativa e con poteri esecutivi esclusivi, idonea ad impartire precise disposizioni di carattere generale, riguardanti gli ambiti di applicazione delle risorse e i limiti di spesa da non superare, Regione per Regione , condizioni che da queste dovranno essere rispettare scrupolosamente.

 

 

Ogni Regione dovrà avere il compito di presentare tempestivamente, al più presto , specifici progetti ,riguardanti gli interventi da realizzare nel proprio rispettivo territorio. I finanziamenti verranno assegnati solo riguardo a progetti di utilità pubblica e fondamentali , necessari allo sviluppo economico e sociale di ogni rispettivo territorio.

 

 

I soldi potranno venire materialmente erogati , secondo norme e condizioni già stabilite per contratto di appalto, al riscontro dell’inizio dei lavori dei progetti approvati, i quali lavori man mano saranno sottoposti a severi , rigorosi , sistematici controlli da parte degli Organi ispettivi istituzionali preposti, onde evitare pretestuose interruzioni, speculazioni, infiltrazioni criminali, illeciti finanziari e penali. Ogni comportamento od atto illecito dovrà essere duramente sanzionato e con conseguenze che riguarderanno anche la perdita delle risorse finanziare assegnate.

 

 Affinché tutto ciò si realizzi , però è necessario un  "Cambiamento sociale" Non possiamo aspettarci che sia la politica a dover cambiare se stessa , è il Popolo , la società , la cittadinanza che deve cambiare "mentalità", ricostruendola attraverso la cultura , nelle scuole, le università, i mass-media, per una rieducazione civile, verso una coscienza sociale , popolare, in cui risorga il sentimento comune di bene e interesse collettivo, di giustizia sociale e di solidarietà per combattere contro le iniquità e le ingiustizie. Una coscienza che , invece, è divenuta sempre più individualista , egocentrica, rivolta si all'interesse privato, ma che lo ha fatto senza porsi i giusti limiti, necessari al mantenimento di una ordinata, equilibrata convivenza civile e indispensabili per riuscire ad avere una politica corretta ed efficace.

Purtroppo, siamo giunti al punto di non fidarci più l’uno dell’altro. Il timore di essere raggirati, truffati, rubati, è divenuto un problema individuale, ma anche un fenomeno sociale drammatico, soprattutto perché si è quotidianamente sommersi da esempi ed episodi di corruzione, di truffe, di raggiri, da sopraffazioni, da speculazioni, da imbrogli e traffici illeciti, che assumono aspetti di allarme sociale in quanto assai diffusi e invasivi, anche nell’ambito politico-istituzionale.

 

 Per tali motivi, è estremamente urgente e importante rigenerare nel nostro Paese un clima di fiducia sociale attraverso un forte impegno comune nel risvegliare le coscienze verso l’esigenza di ridare alla vita di ciascuno e della comunità civile i valori di una convivenza fondata sul reciproco rispetto, sulla trasparenza e lealtà, sulla difesa del bene comune, onde evitare un aggravamento di fattori negativi già in atto, della disgregazione e discriminazioni sociali, della conflittualità politica, un irrimediabile tracollo sociale e anche economico e il pericolo di venire sottomessi dalle forze più retrive e criminali.



E’ IL LAVORO CHE PRODUCE RICCHEZZA E PROGRESSO, NON IL DENARO.

 

 Se un Paese in difficoltà aspetta inattivo oppure privo di progetti concreti di lavoro di poter ricevere dall’esterno denaro e capitali per poter lavorare e produrre, sicuramente avrà scarse prospettive di ripresa, anche perché ove giungessero i capitali, questi verrebbero inghiottiti in voragini speculative di interessi di privati e di malavitosi.

 

In momenti di crisi finanziaria, di carenza di capitali il Paese più virtuoso è quello che avrà migliori possibilità e probabilità di ripresa. E’ il Paese che saprà risolvere il problema economico e sociale ricorrendo soprattutto e maggiormente alle proprie risorse umane intellettuali e fisiche, ed economiche e produttive territoriali, delle piccole e medie imprese, nei settori tecnologico e informatico, delle fonti energetiche alternative, dello agroalimentare, del patrimonio artistico e culturale e quindi turistico, della moda, dell’artigianato locale, attraverso l’impegno collettivo delle forze politiche e di governo, della imprenditoria , delle forze sociali, della popolazione ad investire tutte queste risorse per intraprendere quelle attività di lavoro necessarie al Paese e alla popolazione, sia nel campo delle ristrutturazioni , manutenzioni, riparazioni, in opere pubbliche , strade , ponti, argini di fiumi e torrenti, acquedotti , impianti di telecomunicazioni, linee ferroviarie e viarie di collegamento fra piccoli e medi centri urbani, collegamenti marittimi diversificati lungo le coste dei mari, sia nel settore dei servizi e del terziario , della istruzione scolastica, universitaria e della ricerca scientifica, e preparazione e formazione professionale, dimostrando la volontà da parte di tutti, imprenditori e dei lavoratori di rinunciare a qualche diritto o interesse laddove vi fosse realmente la necessità, anche di lavorare un poco di più rispetto all’orario di lavoro settimanale stabilito in tempi di normalità. Però, ciò andrebbe fatto necessariamente in un clima di lealtà e in un rapporto di fattiva collaborazione e di vera e reale intesa tra le classi lavoratrici e il mondo imprenditoriale, per evitare speculazioni o soprusi.

 

Così facendo, in tempi non molto lunghi, in questo Paese i risultati positivi emergerebbero, perché ogni attività di lavoro si tramuterebbe in prodotti di beni e di servizi e pertanto, crescerà il numero dei consumatori, come anche la platea dei lavoratori e la circolazione del denaro.

 

In altri termini, il Paese avrà dimostrato di riprendere un percorso di crescita e di sviluppo e dopo un certo periodo di sacrifici, avrà la sicura possibilità di riavere una situazione di normalità economica e finanziaria, ricambiando con una vita sociale migliore i cittadini lavoratori e le loro famiglie rispetto a ciò che essi hanno fatto, sacrificando inizialmente e provvisoriamente qualche loro diritto. Tutto ciò è stato dimostrato realmente nella storia passata e in quei Paesi virtuosi, che si sono trovati in periodi di difficoltà sociale ed economico-finanziaria.

 

 

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Nota :

L’INDIVIDUO  E  LA SOCIETA’

 

Ho spesso visto persone diventare infelici per essersi accontentate di risposte inadeguate o sbagliate ai problemi della vita; cercano la posizione, il matrimonio, la reputazione, il successo esteriore o il denaro, e rimangono infelici anche quando hanno ottenuto tutto ciò che cercavano. Persone del genere di solito sono confinate in un orizzonte spirituale troppo angusto: se fossero vissuti in un'epoca, in un ambiente nel quale l’uomo attraverso i miti era ancora in rapporto con il mondo ancestrale e quindi con la natura sperimentata realmente e non vista solo dall’esterno avrebbero potuto evitare questo disaccordo con sé stessi.

Oggi si vuol sentire parlare di grandi programmi politici ed economici ossia proprio di quelle cose che hanno condotto i popoli ad impantanarsi nella situazione attuale, ed ecco che uno viene a parlare di sogni e di mondo interiore... tutto ciò è ridicolo, che cosa crede di ottenere di fronte ad un gigantesco programma economico, di fronte ai cosiddetti problemi della realtà? Ma io non parlo alle nazioni, io mi rivolgo solo a pochi uomini. Se le cose grandi vanno male, è solo perché i singoli individui vanno male, perché io stesso vado male, perciò, per essere ragionevole, l'uomo dovrà cominciare con l'esaminare sé stesso, e poiché l'autorità non riesce a dirmi più nulla, io ho bisogno di una conoscenza delle intime radici del mio essere soggettivo. È fin troppo chiaro che se il singolo non è realmente rinnovato nello spirito neppure la società può rinnovarsi poiché essa consiste nella somma degli individui.

 

Carl Gustav Jung, “Ricordi, sogni, riflessioni”.

giovedì 17 settembre 2020

REPUBBLICA SEMI-PRESIDENZIALE

 


  Se il popolo vuole , il popolo può , ma ha bisogno di un ideale “

 

REPUBBLICA SEMI - PRESIDENZIALE

Una ipotetica prospettiva di Stato e di Governo:

 

 A tutt' oggi , in Italia, il Parlamento ha troppi parlamentari , tra Camera e Senato , e inoltre tra deputati e Senatori , hanno dato prove di mal funzionamento , di scarse competenze giuridiche e legislative e di assenteismo . Vi sono troppi partiti e fazioni , che fanno a gara per accaparrarsi poltrone e curare i propri interessi di caste .


 I Governi sono fatti di coalizioni partitiche variabili , incerte e con maggioranze posticce ,con interessi diversi e mai coincidenti. La situazione economica è molto precaria e appesantita da un forte debito pubblico e scarsa crescita produttiva. La società è attanagliata da molteplici problemi di ordine economico, sociale, sanitario e nei confronti dei quali non vi sono prospettive di soluzioni valide e incoraggianti riguardanti la trasparenza e correttezza sulla gestione delle risorse economiche e finanziarie future , stante la presenza diffusa e intrigante di mani mafiose e di gruppi di affari illegali.

 

A questo punto , se nel prossimo futuro la situazione del Paese dovesse peggiorare sotto il profilo economico e sociale, e le conflittualità politiche e partitiche dovessero mettere a rischio il sistema democratico, con il pericolo di subire il dominio prepotente delle mafie e degli speculatori sulla economia reale e finanziaria , oppure con il pericolo di cadere  verso un regime di destra dittatoriale, allora  non potrebbe esservi altro rimedio, da realizzare tempestivamente, prima che sia troppo tardi, se non attraverso una modifica della Costituzione , trasformando la nostra Repubblica democratica parlamentare  in  una "Repubblica democratica  semi- presidenziale " con un Presidente , con un sola Camera parlamentare , composta di deputati eletti direttamente dal Popolo e  rappresentanti delle Regioni, con potere di voto vincolante per la approvazione o meno dei provvedimenti di legge adottati dal Presidente , una persona dalle qualità eccellenti, di grande equilibrio, di elevata saggezza ed autorevolezza, cultura, preparazione ed esperienza politica, il quale , eletto direttamente dal Popolo, può esercitare ampi poteri , sia come Capo dello Stato , Capo delle FF.AA. , e Capo del Governo, collaborato da Ministri da lui nominati. 


Egli presterà "giuramento solenne " davanti al Popolo italiano di voler e dovere assolvere al proprio mandato, temporaneamente prestabilito ( ad esempio cinque anni ), con il compito di rimettere ordine nel marasma politico, ristabilire un ordine sociale, una giustizia ed equità sociale, una sicurezza sociale, uno sviluppo economico, una rieducazione sociale verso principi e valori etici e morali, e che sia da guida per il Paese verso una crescita culturale ed economica e civile, che pretenda un severo Ordine giudiziario e interno volto alla eliminazione definitiva di ogni forma di organizzazione mafiosa e criminale, di sfruttamento del lavoro e della persona umana, a tutela , interesse e beneficio esclusivo del Popolo italiano, specie riguardo ai ceti più disagiati. La Giustizia viene esercitata da un Organo giudiziario autonomo e indipendente.

domenica 13 settembre 2020

IL FANATISMO

 


GLI SQUILIBRATI  



 

 

GLI SQUILIBRATI  

ovvero “ il fanatismo “

 

“Squilibrato” è colui il quale non è capace di mantenere il proprio equilibrio. Se si parla di equilibrio fisico è chiaro che per la maggior parte degli esseri umani ciò rappresenta un problema nel momento in cui per una qualsiasi causa , viene a perdersi l’equilibrio del corpo e che ciò può essere dovuto ad un fattore esterno  oppure fisiologico, patologico  della persona ( ad es. labirintosi ).  

 Però , quello che di più interessa è l’argomento che riguarda “l’equilibrio psichico e mentale” , nei confronti del quale praticamente tutti gli esseri umani sulla terra, chi più chi meno, mostrano qualche difetto. Possedere un  perfetto e costante “equilibrio mentale “ è estremamente raro, forse impossibile. Perché ciò significherebbe essere capace di pensare e valutare sempre ogni cosa trovandone il punto giusto, centrale, il “baricentro “ , il punto mediano, tra i fattori, gli aspetti negativi e quelli positivi, che riguardano la  cosa o il fatto in esame.

Conseguentemente, il campo in cui diventa interessante argomentare ed esaminare è quello dei cosiddetti “ squilibrati “. Cioè, di quei soggetti il quali , o per loro natura o perché influenzati, sono condizionati da altri o da vicende vissute, e non sono più capaci di pensare , di valutare persone e cose, e quindi anche di comportarsi e agire in modo equilibrato, vedendone solo gli aspetti , i fattori estremi.

 I cosiddetti “ fanatici “ ne sono un esempio lampante.  Sono soggetti che si sentono attratti e si lasciano catturare da forti, estremi  impulsi ideologici, di tipo politico o sociale o religioso , che li spingono appunto ad agire e a comportarsi in misura esagerata rispetto alla normalità dei casi. Il più delle volte ciò che li spinge è la “paura”  di qualcosa o di qualcuno , sono pervasi da insicurezze individuali, motivo per cui tendono ad aggregarsi ad altri, a formarsi in gruppi , più numerosi possibile, per trovare identificazione di se stessi e “protezione” in una sorta di sottomissione a regole e condizioni limitative di libertà, ma caratterizzanti il gruppo di appartenenza e il simbolo che lo rappresenta;  quasi sempre un simbolo nei cui tratti traspaiono i segni  della “forza” e della “violenza” ,  per meglio difendersi dal ritenuto “nemico”, costituito da chi ad essi si contrappone , per motivi ideologici anche estremi ed opposti, oppure da chi è “ moderato “ , contrario a qualsiasi forma di estremismo e fanatismo e che si trova costretto a combattere per difendere le libertà e i diritti democratici contro quei regimi totalitari sostenuti da “squilibrati “ fanatici estremisti.

 La cosa più grave sta nel fatto che spesso tali fenomeni di fanatismo e quindi di contrapposizioni ideologiche ed umane , di natura politica, sociale o religiosa, contagiano ogni volta e  pericolosamente una gran moltitudine di persone , intere popolazioni, che vengono coinvolte in eventi drammatici e a volte tragici nella storia dell’umanità, divenendo attori di episodi anche mostruosi, efferati, molto crudeli. 

Fenomeni sociali che sono spesso il frutto maledetto di progetti ideologici e anche finanziari accuratamente preparati, organizzati e gestiti da gruppi di personaggi le cui menti  e con i cui poteri e strumenti sono capaci di alimentare nella popolazione sentimenti di odio , di tipo razziale, religioso, politico, e di saper  tenere il controllo di ogni situazione, anche improvvisa, al fine di ottenere determinati risultati, obiettivi di interessi molto elevati, economici e di potere, pur se questi debbano cagionare vittime innocenti, conflitti cruenti, guerre, milioni di morti, persone uccise , massacrate dalla violenza perpetrata da tutti coloro che si sono lasciati catturare dal fanatismo , che sono stati soggiogati da tali poteri e che sono divenuti consapevolmente , ma in certi casi anche inconsapevoli strumenti di violenza e di morte.