domenica 29 maggio 2016

POVERTA' E VITALIZI


UNA  SOCIETA’ SANA  E  UNA  POLITICA  GIUSTA  PRODUCONO  RICCHEZZA ,  PROGRESSO  SOCIALE  E  BENESSERE  PER  TUTTI  I  CITTADINI .
UNA  SOCIETA’  CORROTTA  E  UNA  POLITICA  INGIUSTA  PRODUCONO  INIQUITA’ ,  INVOLUZIONE  SOCIALE  E  MALESSERE  PER  I  CITTADINI .


La ricchezza  è un bene sociale  solo se  essa  è  equamente  redistribuita  nell’ambito della popolazione ;  a tal fine , il solo modo per evitare gravi disparità  di reddito  fra le classi sociali ,  che siano tali da determinare  condizioni di  vita  proibitive in danno dei meno abbienti , è quello di  applicare equamente le  imposte fiscali , cioè in misura  proporzionale  ed  effettivamente  più  incisiva  sui redditi più alti ,  calcolati sull’ammontare reddituale  complessivo  individuale  in  godimento  e di contrastare efficacemente   l ‘evasione  fiscale .

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                                           POVERTA’   E  VITALIZI  



E’ vergognosamente  inconcepibile , scandaloso ,  che in una Società “ civile “ , come l’Italia , in cui  il  71 %  in media fra  nord  e  sud  delle  famiglie  sono  proprietarie di casa e dove sono in circolazione circa 37 milioni di autovetture ,  vi siano ancora  persone  costrette a vivere in condizioni di “ povertà assoluta “  ( circa 4 milioni ) .


La cosa più scandalosa e assolutamente non più sopportabile , è il  fatto che persista pervicacemente il mantenimento  di troppo elevati emolumenti economici e nella specie dei vitalizi ancor più scandalosi ,  che continuano  ad essere attribuiti e regolarmente fruiti da parlamentari  , come anche i casi di troppo elevati emolumenti , fra  stipendi e indennità varie , percepiti cumulativamente sia da parlamentari  che da altre persone che ricoprono cariche politico-istituzionali  , mentre la  povertà  in  Italia  aggredisce  milioni  di persone , che  sono ridotte allo stremo , le quali devono la loro sopravvivenza solo a quelle altre persone , fortunatamente non poche , ma sempre insufficienti ,  che danno loro , volontariamente , singolarmente , in modo  personale spontaneo ,  oppure in strutture onlus , una qualche assistenza ,soprattutto alimentare oltre che di natura psicologica e possibilmente di una relativa, limitata e provvisoria sistemazione , come riparo dagli agenti esterni.

martedì 17 maggio 2016

LA MALAFEDE E L' IGNORANZA



                      LA  MALAFEDE  E  L’ IGNORANZA
La  malafede  e  l’ ignoranza :  Per una vera democrazia non esiste altra coppia più perniciosa di questa !  La prima , la malafede , sa perfettamente che il proprio campo d’azione viene tanto più  facilitato e favorito , quanti meno ostacoli possano esservi costituiti dalle cosiddette  conoscenze critiche .
 Pertanto , la sua compagna più gradita è l’ignoranza , la quale va intesa riguardo non solo a chi non vuole sapere , nè conoscere, ma naturalmente anche a colui  al quale non vengono date le dovute informazioni e che quindi non ha reali possibilità di  conoscere cose di cui invece avrebbe pieno diritto.
 Il  popolo più ignorante è , meglio è per chi vuole comandare in modo autoritario . Chi è in malafede , diciamo in campo politico , cioè chi si prefigge scopi di potere politico , personale o di caste ,  sapendo  ben utilizzare  una parola convincente ,  sa di  ricavare  più consensi dalle masse popolari più ignoranti, oltre che dalle caste che lo favoriscono e appoggiano .
 Altresì, paradossalmente  egli , il politico in malafede , ricava ancor più vantaggi anche da quel fenomeno che comunemente viene definito “ astensionismo “ dal voto , cioè riguardante quelle parti di popolazione che hanno rinunciato a prendere una posizione , vuoi pro , vuoi contro questo o quel partito   e  che , però ,  con la loro astensione  creano quei vuoti che verranno inevitabilmente riempiti con quei tasselli sufficienti a determinare il successo del politico stesso..
 Il politico in malafede , quindi , riesce nel suo intento , raccogliendo voti , quei voti che sono a lui sufficienti a garantire l’acquisizione di potere o il mantenimento del potere , ricavati  da un consuntivo di favoritismi  , da una impostazione normativa elettorale a lui favorevole e , dulcis in fundo , da una piattaforma popolare , facilmente influenzabile e soprattutto ignorante in materia di leggi , di competenze e sulle funzioni legislative di organi parlamentari e di governo , di competenze e  funzioni istituzionali di organi costituzionali e giudiziari , etc…
In ultima analisi , l’ ignoranza è un bene prezioso  per la malafede , quella politica in particolare ed è per tale motivo che gli organi nazionali ed anche di parte , di informazione di massa    ( stampa e TV )   si preoccupano sempre più  di trasmettere notizie camuffate , di disinformazione , di pilotare l’attenzione popolare  verso programmi di futile divertimento , di attrazione sportiva , o cinematografica a sfondo violento o sessuale . Il tutto per assicurarsi un adeguato grado di ascolto di massa , distraendo le menti da obiettivi di conoscenza culturale , storica, politico- istituzionale e sociale , di ricerca sulla verità  di fatti e di accadimenti , che se svelata e consapevolmente conosciuta  dalle masse popolari  potrebbe  mettere a rischio molte posizioni di potere.
Per la salvaguardia delle posizioni di potere, si accavallano i cosiddetti “ misteri “  su tante stragi e attentati ; però anche  si susseguono , accrescendosi , i dubbi su fatti , su episodi cruenti , tragici , su attentati terroristici che colpiscono soltanto persone ordinarie , del popolo , ma mai chi ricopre posizioni di potere politico o finanziario,  sui fenomeni drammatici di immigrazioni di masse imponenti di individui , fatti che se visti dal punto di vista logico e razionale lasciano molto interdetti e abbastanza confuse le menti di cittadini , di milioni  e milioni di persone , che quotidianamente  sono “ bombardate “ da news di mass-media assai poco convincenti , oltre che , purtroppo e a volte , anche realmente colpite direttamente da eventi mortali.

domenica 15 maggio 2016

IL MORALISMO POLITICO

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   LA  PRETESA  MORALISTICA  IN  POLITICA 

L'eccesso di pretesa moralistica , spesso pretestuosa , nella poltica , è un errore . Nel senso che sia sufficiente l' ipotesi di un presunto coinvolgimento dal punto di vista formale in un fatto illecito, a poter determinare una immediata decadenza da un incarico pubblico , di governo di una comunità . Ciò non produce altro se non effetti da campo minato . Comunque tu ti muova , dovunque tu vada , rischi di saltare in aria e conseguentemente sei indotto a non muoverti , a non far nulla . La qualcosa è inconcepibile per chi ha incarichi pubblici e di governo e determina solo paralisi . Il buon senso vuole una prudente attesa nelle decisioni e che non sia soltanto la contrapposizione politica, seppur legittima , fra partiti , lo strumento effettivo e reale di inevitabile immediata rottura di impegni istituzionali fra chi ha avuto incarichi di governo e i cittadini che detti incarichi gli hanno conferito ; cittadini che verrebbero solo danneggiati a causa di continue e intempestive interruzioni e inefficienze nella erogazione di servizi .