IL GOVERNO ( M5S / LEGA )
, DOPO IL 26
MAGGIO 2019
E’ vero che i rapporti di forza in Parlamento
sono : 33 % M5S e 17 %
Lega , ma è altrettanto vero che le elezioni europee hanno registrato un clamoroso
calo del M5S con un altrettanto
clamoroso successo della Lega .
Conseguenze sulla tenuta del
Governo ? Certamente e allo stato delle
cose , potrebbe non convenire a nessuna delle parti nel Governo , di metterlo in crisi .
Però , un fatto è certo e inevitabile . Nel “ contratto di governo “ verranno sicuramente ad emergere con più
forza le richieste avanzate dalla Lega ( la TAV e Flat tax ) e sotto il profilo economico-
finanziario del bilancio annuale , al
fine di evitare aumenti IVA e imposte su patrimoni , è molto probabile che
possano verificarsi “ riduzioni “ e modifiche in ordine alle richieste avanzate
dal M5S (
reddito di cittadinanza ? ) ,
oppure , quanto meno , un ammorbidimento
delle posizioni del M5S rispetto ad
alcune pretese della Lega ( grandi infrastrutture e su norme di giustizia , quali prescrizioni
e abuso d’ufficio ) .
In definitiva , un accomodante successivo
compromesso fra le parti in causa , onde evitare rotture indesiderate . Poi ,
riguardo ai rapporti interni al M5S , potrebbe rivelarsi necessario “ rivedere “ talune posizioni troppo
rigide in materia di appalti e investimenti e talune posizioni “ideologiche “ , che si sono dimostrate poco aderenti
alle esigenze reali della economia e per lo sviluppo delle imprese .In tal senso
, Luigi Di Maio avrà da impegnarsi molto
per convincere una certa parte del Movimento , onde evitare scontri e fratture
.
Sarà tutto da vedere e da verificare ! E’
comunque evidente che tutto ciò che sta dietro la Lega e che si farà sentire con più forza , è una politica di interessi che si rifanno in
modo evidente a quelli di gruppi organizzati di una certa classe
imprenditoriale del nord Italia , nonché
di affari , anche speculativi , più diffusi nel territorio e che hanno
rappresentato per il M5S , un
nemico da abbattere .
E' andata male , decisamente , per il M5S ! Le cause ? E' presto detto :
I cittadini del nord Italia hanno da sempre mal digerito il "regalo "
(reddito di cittadinanza ) ai cosiddetti “nulla-facenti e scansafatiche “ del sud e inoltre non hanno accettato il
NO-TAV e
pertanto hanno premiato la Lega .
Moltissimi cittadini del sud Italia non hanno sopportato la pretesa del
M5S di voler applicare tutte le condizioni limitative imposte per ottenere il
reddito di cittadinanza e inoltre hanno constatato le gravi carenze
organizzative per il lavoro. Pertanto , moltissimi non sono andati neanche a
votare , determinando il clamoroso calo di voti del M5S .
A questo punto , è molto difficile che non si verifichi una “resa dei conti “ all’interno del M5S e
in particolare riguardo alla figura ed al ruolo di Luigi Di Maio . I più
intransigenti ( con in testa Fico ) , probabilmente chiederanno le dimissioni
di Di Maio , da capo del Movimento ( ma può darsi che lo confermeranno ) ,
nonché una revisione della piattaforma Rousseau ed un diverso, più fermo e più
incisivo , comportamento nei confronti della Lega , facendo leva sul più
favorevole ( 33 % del M5S )
rapporto di forze parlamentare .
Se così avverrà , la corda che tiene unite le due forze di governo si
tenderà allo stremo ed il rischio di una crisi con nuove elezioni potrebbe
diventare inevitabile. A meno che , onde evitare sconvolgimenti
politici e pericolose ripercussioni economico-finanziarie da parte dei mercati internazionali , il Capo
dello Stato , attraverso la sua opera di saggezza , suggerisca alle parti in
causa di trovare necessariamente il modo per evitare la rottura e poter
continuare a mantenere gli accordi del contratto stipulato , possibilmente sino
al termine della legislatura.
PER CAPIRE MEGLIO LE CAUSE DEL CROLLO
ELETTORALE DEL M5S
La colpa del
tonfo elettorale del M5S non si ritiene
sia solo di Luigi Di Maio , cioè del suo comportamento politico assunto
nei confronti di Salvini e della Lega , che forse potrebbe essere giustamente
criticato , da taluni come troppo morbido e da talaltri come troppo duro ,
bensì si ritiene , invece , che sia stato
causato proprio dalla impostazione
operativa del programma socio-economico del Movimento , che ha voluto
anteporre , prematuramente ( errando ), la erogazione
del beneficio ai poveri e ai disoccupati del Paese ,attraverso 780 euro di
reddito di cittadinanza , però in grave
mancanza di una adeguata ed effettiva , nonché efficiente organizzazione degli apparati
amministrativi preposti alla attuazione del progetto stesso , che oltre
all'INPS , avrebbero dovuto vedere impegnati direttamente e più opportunamente
, i Comuni per quanto riguarda gli accertamenti burocratici sugli aventi
diritto e la erogazione delle relative somme di denaro . Nonché la preventiva
realizzazione degli uffici - agenzie
per il collocamento al lavoro , lungo tutto il territorio nazionale, , che
avrebbero potuto funzionare , da subito , se primariamente le imprese ( piccole
e medie imprese ) fossero state messe in condizione di poter essere agevolate
sotto il profilo fiscale , però in misura consistente , riguardo alla
possibilità delle assunzioni al lavoro .
SE tutto ciò
fosse avvenuto nei tempi e nei modi giusti , il progetto avrebbe avuto un
impatto più sicuro ed efficace sul territorio , anche se graduale , e non si
sarebbero create situazioni , a volte contraddittorie , o comunque confuse o difficili da gestire , e
conseguentemente non vi sarebbero state tante lagnanze e critiche , soprattutto
a livello di cittadinanza e di Enti locali ,
che hanno determinato ( particolarmente al sud ) uno scontento verso il
M5S e un forte fenomeno di astensione dal voto.
Se ciò verrà
riconosciuto , come errore , da parte della dirigenza del M5S , senza ricercare altre fonti o cause
dipendenti da probabili inefficienze quanto
incapacità di comunicazione , allora il Movimento potrebbe
opportunamente rivedere il “progetto “ attuativo e probabilmente riacquistare
la fiducia da parte dell’elettorato , specialmente da quello costituito dal
mondo produttivo delle piccole e medie
aziende .
Riguardo alla Lega , per il momento fa comodo a Salvini appoggiarsi alla stampella “moderata “ del M5S , sapendo bene che proprio all’interno del Movimento non sono pochi coloro che hanno una certa simpatia verso il “decisionismo” salviniano .Motivo per cui , per Salvini importante è essere riusciti ad avere il timone della nave e non sarà facile toglierglielo per almeno i cinque anni della legislatura , tranne che dovessero verificarsi rovinose tempeste finanziarie , a costringerlo alla resa.
Riguardo alla Lega , per il momento fa comodo a Salvini appoggiarsi alla stampella “moderata “ del M5S , sapendo bene che proprio all’interno del Movimento non sono pochi coloro che hanno una certa simpatia verso il “decisionismo” salviniano .Motivo per cui , per Salvini importante è essere riusciti ad avere il timone della nave e non sarà facile toglierglielo per almeno i cinque anni della legislatura , tranne che dovessero verificarsi rovinose tempeste finanziarie , a costringerlo alla resa.
IN ITALIA LA SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA E’ GRAVE
" Mentre i medici litigano sulle cure da fare , il malato muore ! "
" Mentre i medici litigano sulle cure da fare , il malato muore ! "
Primo
trimestre 2019 , crescita uguale a zero , debito pubblico , altissimo , oltre i
2.300 miliardi di euro , spread vicino a 290 , politiche di governo poco chiare e precarie , sia per incoerenze e incertezze nei rapporti fra le parti politiche governative ( M5S/Lega
) , sia per motivi
di carattere progettuale in materia economico-finanziaria ( reddito di
cittadinanza , flat tax , quota cento , investimenti , etc..).
Fattori basati su indici previsionali di crescita molto
aleatori e incerti , posto che
non può costituire un reale fattore di crescita produttiva la erogazione del “reddito di cittadinanza “ , se non
associato effettivamente e contestualmente ad una efficace organizzazione del
lavoro , oltre a necessarie e consistenti agevolazioni fiscali alle imprese ; né può
costituire un sicuro fattore di crescita una forte agevolazione fiscale ( flat tax ) a favore delle imprese , senza una vera e reale riforma del
sistema fiscale complessivo e una semplificazione delle norme burocratiche , senza un serio impegno politico e
istituzionale per emarginare
definitivamente dal sistema degli appalti e degli investimenti pubblici , la
criminalità organizzata ; senza un reale ed effettivo impegno del governo e
delle istituzioni per combattere e battere la grande evasione fiscale , la corruzione , il malaffare , a partire
dai livelli territoriali e comunali e sino ai vertici politici e
amministrativi.
Non è più accettabile che dopo decenni la politica dei governi ( di
destra e di sinistra ) in Italia debba
continuare ad essere condotta da persone che
mal gestiscono o usano ,
sprecando per scopi demagogici , elettorali , le risorse pubbliche , o perché curano di più gli interessi
di gruppi privati rispetto a quelli
pubblici , oppure perché non sono sufficientemente competenti a
saper utilizzare gli investimenti pubblici individuando nel sociale gli
obiettivi essenziali e fondamentali per
garantire una reale crescita e uno sviluppo economico.
NON SI PUO’
PIU’ RITARDARE . E’ GIUNTO IL
MOMENTO E L’ ULTIMA OCCASIONE DEL VERO CAMBIAMENTO !
USARE LE
RISORSE ECONOMICHE ,
INTELLETTUALI , FISICHE , PER CREARE
LAVORO , PRODUTTIVITA’ DI IMPRESE , OCCUPAZIONE , INVESTIMENTI IN
STRUTTURE E SERVIZI
PUBBLICI , VIABILITA’ E COMUNICAZIONI , ABITAZIONI POPOLARI , SEVERITA’
NEI CONTROLLI SUGLI APPALTI , DURA LOTTA ALLA EVASIONE FISCALE , CON CONFISCA
DEI PATRIMONI AGLI EVASORI E AI CORROTTI , DA UTILIZZARE PER ANNULLARE LA POVERTA’ ASSOLUTA E PER
I PIU' BISOGNOSI DI ASSISTENZA .
Altrimenti ,
restando immutate le cose , la presente condizione di “stagnazione “
inevitabilmente si tramuterà in una pericolosa “ recessione “ , che colpirà
drammaticamente le fasce più deboli della popolazione italiana e che potrebbe
determinare ulteriori crisi politiche , contrasti e disordini sociali ,
aggravamento delle disuguaglianze e delle iniquità sociali , ancora più
allarmante disoccupazione e fuga di
energie giovanili , aumento delle fasce più povere , per mancanza di risorse per chi va in pensione , una penosa sottomissione alle regole imposte al nostro
Paese dalla Unione europea , quindi una
grave perdita di diritti e di servizi sociali.
Chi crede nella Onestà e nella Giustizia , deve andare sempre avanti ,
correggere eventuali errori e lottare , lottare sempre e non arrendersi mai ai
detrattori , ai malfattori , ai disonesti !
Tutti
costoro , purtroppo , potranno pure
vincere qualche battaglia , ma alla fine essi verranno sconfitti da chi usa la
forza della fede nei valori e nei principi democratici della nostra
Costituzione.
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