LA
DIFESA DEL SUOLO
La difesa del suolo è
un dovere di
tutti ,
Istituzioni pubbliche e privati cittadini
, e così riguardo al patrimonio boschivo del nostro Paese . Una immensa
ricchezza che è stata minacciata e violata da gravissimi
incendi , anzi da atti incendiari dichiaratamente criminali , in quanto accertati perlopiù dolosi .
Constatato che il fenomeno
di incendi , da nord a sud e nelle isole , in modo particolare in questa estate
2017 , ha assunto
proporzioni davvero allarmanti , non soltanto per l’intensità del fuoco e la molteplicità delle aree
boschive interessate , situate in tutto il territorio nazionale , ma anche e soprattutto per le
modalità con cui molti
degli incendi si sono sviluppati
. Infatti , è stato accertato in modo reale che i focolai ,
che sono stati rilevati in
diversi punti di ciascuna area boschiva , erano distanziati l’uno dall’altro e che sono stati appositamente innescati in modo tale
da generare il maggior volume di
fuoco e nel tempo più breve .
A questo punto non può che sorgere
seriamente il dubbio che dietro a
tali fatti non vi sia soltanto una generica o non meglio precisata “
mano dell’uomo “ . Cioè da parte di isolati piromani , o di sprovveduti disattenti , o di atti sporadici , individuali
di vandalismo o di vendetta personale di qualcuno . Bensì potrebbe trattarsi di
un vero e proprio orchestrato “ piano criminale “ ,
volto a devastare enormi aree boschive di incomparabile valore , le cui motivazioni più probabili potrebbero ben riguardare sia specifici interessi
di categoria , speculativi economici , come anche atti di ritorsione e di
vendetta posti in
essere , secondo un piano
prefissato , nei confronti e
contro particolari provvedimenti emessi da
Organi istituzionali o di Governo , ritenuti ingiusti o incongrui .
La gravità di
quanto è accaduto
e continua ad accadere in Italia non
può e non
deve essere limitata
a fenomeni causati dalla
particolarmente elevata stagione calda , dalla
siccità per la mancanza di precipitazioni di piogge . Perché
in tal caso , ciò verrebbe a
costituire comportamenti gravissimi
a carico degli organi di governo
e istituzionali , per gli
insufficienti interventi sia di
prevenzione che nella lotta
contro questo genere di crimine, per
la mancanza di provvedimenti
adeguatamente punitivi e per
tutte le relative responsabilità istituzionali e politiche , per la colpevole sottovalutazione del
fenomeno nei
confronti di un
sistema di illegalità
che non è
più sostenibile ed è inaccettabile
dalla società civile , che si vede ancora una volta lasciata indifesa dai
pericoli e dai rischi reali
che sono conseguenti e successivi
agli incendi , che saranno inevitabili ad ogni
devastazione del suolo e delle aree boschive , trasformandosi , con
l’avvento di piogge nella stagione
autunnale e invernale , in smottamenti
del terreno , frane , inondazioni ,
oltre altre influenze negative sull’eco-sistema naturale ambientale
e danni economici e alla salute ancora
più gravi per la popolazione.
Dal primo gennaio al 12 luglio
2017, oltre 25 000 ettari di bosco in Italia sono stati percorsi da incendi.
Nella terza settimana di luglio si sono registrati fino a 1200 incendi attivi
nello stesso momento sul territorio nazionale, con ingenti danni economici,
alla proprietà e alla sicurezza delle persone. Tre persone sono decedute nel
mese di luglio in Calabria e Campania
Le foreste occupano un terzo del
territorio italiano, cioè circa 11 milioni di ettari Contrariamente a quanto si pensa, in Italia
la superficie forestale è da tempo in costante crescita, e negli ultimi 10 anni
è aumentata in media di 57 000 ettari all'anno. Questo non tanto grazie ai
rimboschimenti, pressoché assenti, ma all'espansione naturale delle foreste sui
terreni abbandonati dall'agricoltura e dal pascolo in seguito allo spopolamento
delle zone rurali e montane.
I boschi non sono solo importanti in sé, ma
offrono all'uomo "servizi" fondamentali: il legno come materiale
rinnovabile (di cui l'uomo ha comunque bisogno) e fonte di energia più
"pulita" del petrolio; la protezione di strade e città dal pericolo
di caduta massi, valanghe e colate di detriti; l'assorbimento dei gas serra
emessi dall'uomo (soprattutto se le foreste sono "giovani" come
quelle italiane); l'abbattimento dell'inquinamento chimico, acustico e termico
nelle città; un luogo dove rigenerare corpo e mente, con effetti ormai
comprovati da diverse ricerche in campo neurologico..
Le cause profonde delle estati come quella in corso del 2017 , sono due: i cambiamenti climatici e l'assenza di investimenti nella gestione forestale. Anzitutto, gli incendi sono legati a filo doppio alla siccità, che rende infiammabile la vegetazione e fa sì che un incendio, una volta innescato, si propaghi.
Giugno
2017 è stato il secondo mese più caldo nella storia delle misurazioni climatiche,
preceduto solo da giugno 2003. Allora come oggi, ondate di calore di rara
intensità hanno colpito l'Europa meridionale.
La frequenza con cui questo avviene è in
deciso aumento rispetto alla storia recente del clima; è stato ampiamente
previsto che il riscaldamento globale, causato in massima parte dalle emissioni
di gas serra dell'era industriale, determinerà un aumento di intensità,
frequenza, e durata delle siccità e delle ondate di calore in questa parte del
mondo.
Quali possono essere
le soluzioni :
Sviluppare una strategia forestale organica
in Italia può produrre simultaneamente molti benefici , quali l'aumento della redditività dei boschi
italiani per l'approvvigionamento di legno e energia; la creazione di posti di
lavoro nella filiera legno e nel settore strategico ambientale; l’aumento della
qualità dei servizi ambientali prestati dai boschi all'uomo, come la protezione
dai pericoli idrogeologici e la mitigazione dei cambiamenti climatici; la
diffusione del presidio del territorio e della gestione preventiva degli
incendi; la diminuzione della spesa pubblica sanitaria e di quella impiegata
nella risposta emergenziale ai rischi naturali.
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