Il settore industriale
nazionale
Perché in Italia le cose nello
sviluppo e nella produzione industriale vanno male .
In Italia ,
la politica dei vari governi che si sono succeduti negli ultimi cinquanta anni ,
non ha saputo , né voluto gestire le risorse pubbliche nazionali attraverso una
sana e produttiva progettualità economica e soprattutto industriale .
Invece , i
vari governi hanno curato maggiormente interessi demagogici di consenso
elettorale , non hanno curato gli interessi della collettività e dello Stato
nell’ambito della compartecipazione con il mondo imprenditoriale privato , nel
settore chimico , metallurgico , energetico , automobilistico , aereo , delle
opere infrastrutturali , etc.. , consentendo enormi sprechi di denaro
attraverso un sistema di favoritismi clientelari , che hanno visto figure
dirigenziali spesso scarsamente professionali , investimenti economici e finanziari
non remunerativi , né basati su progetti di vero e reale sviluppo organizzativo
e tecnologico , non abbinati alla salvaguardia della salubrità ambientale e
dell’eco-sistema .
Tutto
ciò ha
avuto la conseguenza di aver visto crollare via via i pilastri di
sostegno di
molte fra le più importanti imprese e aziende nazionali , le quali non
hanno
retto di fronte alle difficoltà economiche e ambientali , e soprattutto
di
concorrenza in campo internazionale , preferendo dislocazioni in siti
esteri , scoraggiando investimenti da parte di imprese straniere davanti
ad
un contesto socio-economico e politico nazionale , persistentemente
instabile ,
complicato e farraginoso sotto il profilo burocratico , problematico
nell'ambito dei rapporti aziendali , oneroso in campo fiscale , insicuro
sotto
l’aspetto della tutela dal mondo criminale , troppo esposto a
infiltrazioni
mafiose, a diffusi fenomeni socio-politici di corruzione e complicità
illegali
.
Fattori gravemente negativi che rendono assai
debole e a rischio la più complessiva situazione socio-economica del nostro Paese
nei confronti degli altri Paesi , per indebitamento pubblico e disoccupazione ,
disuguaglianze sociali , incertezze e instabilità politiche.
Nessun commento:
Posta un commento