LA LOTTA
CONTRO IL TERRORISMO
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ATTI
TERRORISTICI , che vengono
programmati , organizzati secondo una precisa ed unica
regia , poi eseguiti da gruppi o
da individui isolati , anche da già residenti nei diversi
Paesi europei .
Lo dimostra il fatto
che gli attentati si sono verificati , in molti casi , in
diverse e anche lontane località contemporaneamente.
Tutto ciò altro non è che una precisa strategia di guerra ,
a livello globale , nella quale l’arma
più efficace è “
il terrore “ , la perdita di
sicurezza per la propria vita , anche
nei luoghi considerati più tranquilli e in momenti in cui ogni attività
quotidiana si svolge in modo normale .
Un genere di guerra , nella quale appaiono quasi
inutili le armi tradizionali
; gli aerei , i carri armati , le navi
, i missili ; così come da ritenere assurdo l’impiego di armi
atomiche o di distruzione di massa , a fronte di fenomeni
non riferibili ad un avversario ben definito , posto in un
unico contesto territoriale .
Il terrorista si confonde con la gente comune , conduce
spesso una vita normale , stando e anche lavorando insieme a persone normali , pur
mantenendo “ contatti “ , oltre che fisici , presumibilmente anche con mezzi telematici
, informatici , cellulari , etc.. , con
altri individui o gruppi di persone , facenti parte dell’organizzazione terroristica .
Pertanto ,
la più efficace arma di difesa contro
tale fenomeno non può che
essere un “ sistema integrato di servizi di intelligence “
; un sistema organizzativo
capace di tenere sotto controllo , di monitorare continuamente
tutte le comunicazioni che avvengono attraverso gli apparati e i
mezzi satellitari , analizzandole e decifrandole al fine di poter ricavare ogni notizia , ogni elemento ,
apparentemente anche banale , ma che potrebbe far risalire a piani , progetti
di natura terroristica.
Un
sistema di difesa e di repressione verso il fenomeno terroristico non può essere , però , compiutamente efficace
e risolutivo se non riorganizzandolo a livello internazionale , attraverso
un comune organismo
di “ intelligence “ che
comprenda insieme unità di personale di
diversi Paesi Occidentali , europei e americani e
in modo tale che le
informazioni , assunte attraverso le indagini dei diversi organismi
di intelligence nazionali ,
confluiscano in un unico “ Centro di raccolta dei dati “
. Quindi , un sistema integrato
che consenta ai Governi dei vari Paesi interessati alla difesa contro il
terrorismo , di acquisire in tempo reale
tutte le notizie importanti e prendere concordemente
fra loro le decisioni relative agli eventuali interventi operativi da
porre in essere , sia sotto l’aspetto di prevenire i possibili attacchi terroristici , scoprendo
le fonti organizzative e di comando , sia riguardo agli interventi
operativi necessari per
debellare e catturare gli
esecutori di attentati .
In
tale contesto di
conflittualità così gravi
e a livelli
realmente allarmanti sotto l’aspetto della
sicurezza nei confronti
di popolazioni e di comunità , che rischiano di essere proditoriamente
colpite nella loro vita e
nelle loro normali attività sociali ,
appare oltremodo necessario e
indispensabile , innanzi tutto , che nel
mondo occidentale capitalista ciascuno Stato ponga
rimedio con la massima
attenzione al drammatico
problema delle disuguaglianze economiche e sociali , determinatesi in
modo assai grave nell’ambito di ciascuna società ; disuguaglianze fra le
classi abbienti , sempre più ricche e
benestanti , e le classi sociali
che sono costrette a
condurre una esistenza fatta di
pesanti sacrifici economici ,
di disoccupazione , di
emarginazione , di povertà e fra questi , compresi coloro che sono
sopravvenuti , come emigranti , specie musulmani e che anche per motivi di carattere
religioso avvertono maggiormente situazioni
di discriminazione e di
scarsa integrazione con il contesto sociale occidentale . Per tali
motivi essi sono sempre più spinti a
riavvicinarsi a quelle ideologie e
a quei principi
sociali e religiosi propri delle
loro origini , rimanendo , alcuni
di essi purtroppo , attratti da
gruppi estremisti organizzati di
origine islamica , che usando il
loro radicale sentimento religioso , li
utilizzano per compiere attentati e seminare terrore
allo scopo di destabilizzare il
sistema vigente. .
Tali
fattori devono essere tenuti
con particolare attenzione dai
Governi dei Paesi Occidentali considerati
gli episodi cruenti di
terrorismo succedutisi in
misura sempre più grave in questi ultimi
tempi .
Inoltre
, Governi degli Stati Occidentali
( Europa ed America e Russia ) , senza indugi e in modo chiaro , dovrebbero assumere “ concordemente
“ un comune
atteggiamento , non soltanto
riguardo agli interventi
di difesa nei propri territori ,
ma soprattutto una comune
precisa volontà di
interrompere questa spirale
di morte e di
far ciò attraverso
azioni
politiche e strategie
comuni , che evitino il ricorso alla forza e interventi militari nelle zone e in quei Paesi
Medio.Orientali e del
continente africano , nei quali si
concentrano gli interessi internazionali
per l’acquisizione di risorse
energetiche di gas e petrolio .
Nella
malaugurata ipotesi che le Nazioni Europee e
America , da una parte , e
Russia , dall’altra , non
si determineranno a
raggiungere fra loro
un effettivo , urgente e definitivo
accordo , strategico politico ed
economico in merito
al controllo delle
risorse energetiche ( gas e petrolio )
nei giacimenti del Medio-Oriente ,
e conseguentemente , tramite comuni
ed univoci interventi , a
porre fine allo
scontro fra le fazioni in conflitto ( sunniti
contro sciiti , Siria , ribelli
contro Assad , Isis , Iran , Turchia
contro Curdi , etc.. ) e
perseguiranno pervicacemente obiettivi di parte in
quei Paesi sui
quali insistono i
loro rispettivi interessi , le loro influenze e
protezioni , allora è
facile temere che ,
prima o poi , si
verificheranno progressivi peggioramenti
della situazione , con successivi
e sempre più gravi e diffusi episodi e
attentati terroristici e con un
allargamento dei conflitti
a livello internazionale , sino
a far esplodere
una vera e
propria “ terza guerra mondiale “
, con milioni e
milioni di morti
ammazzati .
Gli eventi bellici sono da condannare in assoluto , ma
sarebbe un errore gravissimo sottovalutare il terrorismo , mettendolo
in rapporto ai danni di morte e distruzione che hanno causato le guerre
del passato e che può cagionare attualmente una guerra . E' vero che vi sono
stati e vi sono tuttora migliaia e centinaia di migliaia di morti a causa di
bombardamenti aereo-navali o terrestri , con interventi massicci di truppe e
aerei e mezzi corazzati , ma è altrettanto vero e grave non considerare
attentamente che può essere sufficiente l'intervento di un solo individuo o di
un gruppo ristretto di individui , a provocare eventi disastrosi e stragi ,
utilizzando individui invasati da fanatismo religioso e strumenti e mezzi di
elevata tecnologia e potenza e anche biologici letali , anche di dimensioni
ridotte e quindi facilmente occultabili . Oltretutto , ogni atto terroristico
comporta costi economici relativamente ridotti e pertanto assai remunerativi per
chi li organizza ( Isis e Califfato ) e li fa eseguire , tenuto conto non solo
dell'effetto fisico del numero di morti ammazzati , ma soprattutto di quello
psicologico di provocare terrore nelle persone e insicurezza nella loro vita
quotidiana , sino a sconvolgerne attività sociali ed abitudini , sino a
determinare nelle persone
e all’interno delle
comunità rischiosi cambiamenti di
natura politica e ideologica .
GLI
ATTENTATI TERRORISTICI ( I S
I S ) IN EUROPA
L'11
Marzo 2004, a Madrid, c'è un attentato
terroristico su suolo europeo di matrice islamica. Il bilancio finale sarà di
191 morti e 2050 feriti. Inizialmente il governo spagnolo accusa l'ETA, che
però ribatte: è stato un attentato islamico. Per l'attentato, vengono
utilizzate 13 bombe
MADRID - Una
stazione a Madrid e due negli immediati dintorni sono state investite giovedì
alle 7,39 da dieci violente esplosioni che hanno causato una strage. Il
ministero dell'Interno spagnolo fornisce le cifre: 192 morti e 1427 feriti.
Altre tre bombe sono state rinvenute stamani dagli artificieri e sono state fatte
brillare.sospendere la campagna elettorale.
Il
7 Luglio 2005, a Londra, 4 attentati (tra
le 8:49 e le 9:57, ora inglese) provocano 56 morti (inclusi 4 kamikaze) e circa
700 feriti.
All'ora di
punta, i terroristi colpiscono 4 volte nella metropolitana e su un bus Solo
dopo tre ore, Scotland Yard ammette: "Un atto dinamitardo" Ore 8.49,
terrore a LondraQuattro attentati, decine di morti LONDRA - 8.49: Londra
sprofonda nel terrore. Una bomba esplode nella metropolitana alla stazione di
Aldgate.
Tra
l'11 Marzo 2012 e il 19 Marzo 2012 avvengono 3 attentati in Francia (Attentati di Tolosa e Montauban del 2012). Come
responsabile degli attacchi, viene identificato un Franco-Algerino, Mohammed
Merah. Anche in questo caso (come per il 7 Gennaio 2015), il soggetto era già
stato messo sotto sorveglianza
Tolosa, ucciso il killer della scuola
ebraica. Irruzione dopo 30 ore di assedio –
E' rimasto
ucciso in seguito all'irruzione delle teste di cuoio francesi Mohammed Merah,
il giovane accusato del massacro nella scuola ebraica di Tolosa Ozar Hatorah,
costato quattro vittime, tra le quali tre bambini. Merah, dopo oltre trenta ore
di assedio della sua abitazione nella città francese, si sarebbe barricato in
bagno per resistere agli uomini del Raid, le forze d'elite della polizia.
Il
24 Maggio 2014, in Belgio, al museo
ebraico di Bruxelles un attentatore uccide 4 persone
Belgio, attacco antisemita al museo ebraico
di Bruxelles: quattro morti -
Quattro
morti, tra cui una coppia di turisti israeliani: è questo l'epilogo della
sparatoria avvenuta sabato 24 maggio dentro il museo ebraico di Bruxelles,
vicino a Place Sablon, nel centro della capitale belga (guarda il video). Il
ministro dell'Interno, Joelle Milquet, non ha dubbi sul movente dell'attacco
che avviene alla vigilia delle elezioni europee e politiche: "Tutto lascia
pensare a un attentato antisemita.
Dal
7 al 9 gennaio 2015 la Francia è rimasta con il fiato sospeso per tre giorni: i fratelli Kouachi,
armati, hanno attaccato la rivista Charlie Hebdo, uccidendo 12 persone. Il
giorno dopo, un poliziotto è stato ucciso nei pressi di Parigi da Coulibaly, un
uomo legato agli attentatori di Charlie Hebdo. Meno di 24 ore dopo l'uomo farà
irruzione in un negozio kosher dove ucciderà quattro ostaggi.
13
novembre 2015 - PARIGI - Almeno sei sparatorie e tre esplosioni.
Sette luoghi colpiti: stadio, teatro, ristoranti. Quasi in contemporanea. Oltre
158 morti, tra cui alcuni assalitori. E un numero imprecisato di ostaggi nella
sala concerti Bataclan: alcuni liberati, molti altri uccisi, quasi 120. Numeri
che necessitano conferme. Unica certezza: Parigi è sotto attacco. Ed è un
attacco terroristico di matrice islamica senza precedenti in Europa. “E’ l’11
settembre della Francia” ha rivendicato l’Isis in Rete,
rilanciando la sfida: “Ora tocca a Roma, Londra e Washington”. Lo stadio, il
teatro, i ristoranti: colpiti i simboli delle libertà e della cultura
occidentali
22 marzo 2016 - Attacco
all'Europa, terrore a Bruxelles: attentati in aeroporto e nel metrò. Media:
"Almeno 31 morti". Is rivendica. Due fermi, 5 ricercati
I tre
sospetti attentatori dell'aeroporto. Nei cerchi i guanti dove potrebbero essere
stati nascosti i detonatori. I due uomini a destra sono morti, il terzo,
vestito di bianco e con il cappello, è ricercato. La polizia belga ha diffuso
l'identikit
Salgono a 250
i feriti. Le deflagrazioni hanno colpito lo scalo internazionale Zaventem nella
hall delle partenze, accanto al banco della American Airlines. Bomba alla
fermata Maelbeek, vicino alle sedi delle istituzioni Ue. Caccia all'uomo. Usato
lo stesso esplosivo delle stragi di Parigi
1 luglio 2016 Attacco
terroristico a Dacca
l’attacco
terroristico di Dacca, nel quale hanno perso la vita nove nostri connazionali,
e l’attentato dell’Isis a Baghdad, che ha provocato più di 130 vittime.
Quello di lunedì 1 luglio nella capitale del Bangladesh è
il secondo attentato terroristico che ha causato il maggior numero di vittime
civili italiane, dopo l’11 settembre del 2011. Nell’attacco nel Holey Artisan
Bakery hanno perso la vita: Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria
D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Riboli, Cristian Rossi,
Claudio Cappelli e Simona Monti. Ma sono tanti gli italiani che negli scorsi
anni, in varie parti del mondo, sono rimasti vittime di attentati di matrice
jihadista.
Nella
sera del 14 luglio 2016 , attentato terroristico in Francia,
sul lungomare di Nizza, nel
giorno della festa nazionale. Nell’ora in cui le famiglie con i bambini si radunavano come ogni
metà estate lo spettacolo dei fuochi d’artificio, un grosso camion ,
lanciato a oltre 80 Km/h in mezzo alla folla ha ucciso 84 persone e con altri
18 feriti gravi .
Attentato
a Berlino – 19 dicembre 2016
La Germania
sotto choc per la strage di lunedì 19 dicembre, quando un camion si è
schiantato contro un affollato mercato di Berlino e ha fatto 12 morti e
diversi feriti. Tra le vittime dell'attacco anche una donna italiana, Fabrizia
Di Lorenzo, 31 anni, di Sulmona.
Il killer
che ha compiuto la strage è fuggito subito dopo: una fuga durata quattro giorni
e che si è conclusa la mattina di venerdì 23 dicembre nel Milanese: Anis
Amri, questo il nome dell'uomo ritenuto essere l'autore della strage, è
stato ucciso dalla polizia a Sesto San Giovanni, durante un conflitto a fuoco.
Durante un normale controllo stradale in piazza I Maggio ha estratto una
pistola e sparato agli agenti di una volante che hanno risposto al fuoco
uccidendolo.
L’attentato
è stato rivendicato dall’ ISIS
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LA
RIVOLUZIONE ISLAMICA ( brani tratti da Wikipedia –la
enciclopedia libera )
Nel 1979 la rivoluzione islamica in Iran spazzò
via lo shah Mohammad Reza Pahlavi, con
tutte le forze d'opposizione riunite attorno all'ayatollah Khomeini. Il
nuovo governo instaurò la shari'a nel Paese e col
tempo iniziò a finanziare anche movimenti politici tra cui Hezbollah in Libano,
successivamente classificato come terroristico in vari Paesi del mondo,
compresi quelli arabi come la Giordania, l'Arabia
Saudita e l'Egitto di Mubarak; i
citati condannarono le azioni di Hezbollah, mentre Siria e Iran si
dichiarano favorevoli alle azioni dell'organizzazione. .
L'Unione europea rifiutò
inizialmente di qualificare Hezbollah come organizzazione terroristica, ma il
10 marzo 2005 il Parlamento europeo adottò una
risoluzione non vincolante che di fatto accusa Hezbollah di aver condotto
«attività terroriste»; gli Stati Uniti esercitarono pressioni sull'Unione per
fare includere il movimento nella lista delle organizzazioni terroristiche;
il Consiglio d'Europa accusò poi Imad
Mughiyah di essere membro di Hezbollah e di attività terroristica.
Lo Stato Islamico
Una nuova sigla che si è affacciata sulla scena mondiale è lo Stato Islamico, proclamatosi
indipendente il 3 gennaio 2014 ma in precedenza conosciuto anche come Stato
Islamico dell'Iraq e della Grande Siria (ossia Stato
Islamico dell'Iraq e al-Sham, ISIS, o Segretario
Generale del califfato Islamico, ma anche spesso come Stato
Islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL); la sua origine è dal
Jamā'at al-Tawḥīd wa l-jihād, al-Qāʿida in Iraq e Mujāhidīn del Consiglio della Shura
(attivo dal 1999 al 2006), e fondato dal salafita giordano Abu Mus'ab al-Zarqawi.
La sua storia si è incrociata con quella del Fronte al-Nusra crebbe
rapidamente diventando una forza combattente sostenuta dall'opposizione
siriana.
Il gruppo jihadista attivo in Siria e in Iraq ha come leader nel 2014 Abu Bakr al-Baghdadi, che ha unilateralmente[32] proclamato la
rinascita del califfato nei territori caduti sotto il suo controllo. Peculiarità dello Stato
Islamico è quella di riunire in una sola entità le caratteristiche
dell’esercito, delle modalità terroristiche, della fisicità del territorio in
cui risiede e della struttura statale.
Lo Stato Islamico ha anche coniato una sua moneta, seppure non riconosciuta come lo stato a livello internazionale: il Dinaro dello Stato Islamico
Il terrorismo islamista o, meno correttamente, islamico è
una forma di terrorismo religioso praticato da ristretti gruppi di fondamentalisti musulmani per raggiungere
vari obiettivi politici in nome della loro religione.
Eccezion fatta per alcune sporadiche manifestazioni di antica militanza
oltranzista religiosa condotta con metodi sanguinari dalla setta degli assassini(specialmente in Persia e negli ex-dominî fatimidi quali Egitto e Siria), il fenomeno ha assunto dimensione
globalmente rilevante solo nel secondo dopoguerra, in particolare a seguito dell'irrisolta questione palestinese, varie organizzazioni della cui resistenza hanno
fatto ricorso a strumenti quali attentati dinamitardi, rapimenti, dirottamenti aerei, omicidi e attentati suicidi.
Da chi e da dove
provengono i finanziamenti
Una radicale trasformazione del terrorismo islamico si è avuta con
l'emergere di nuovi Stati con grandi disponibilità finanziarie come l'Arabia Saudita e gli emirati del Golfo Persico, caratterizzati anche
da forme di governo che si influenzano reciprocamente con gli ambienti
"clericali" islamici e con le dottrine legate a correnti di pensiero
integraliste come il wahhabismo. Questi Stati hanno
indirettamente finanziato (foss'anche inconsapevolmente), attraverso donazioni
da parte di istituzioni caritatevoli, gruppi più o meno legati al terrorismo, e
lo stesso si può dire di facoltosi esponenti del mondo privato di questa stessa
area. Non esiste un automatismo tra donazione e finanziamento al terrorismo, ma
parte dei soldi destinati ad opere assistenziali è stata usata per gestire
istituzioni di accoglienza in aree come il Pakistan, dalla quale gli
stranieri provenienti dal Golfo Persico, dalle Filippine o da altri paesi
con una popolazione almeno in parte islamica sono stati smistati presso i campi
di addestramento situati in Afghanistan o nell'area di
confine tra i due paesi; qui è stata fatta una ulteriore selezione tra i
candidati, destinandone alcuni a corsi specifici di uso degli esplosivi e
demolizione o gestione degli ostaggi.
10.000 poliziotti in meno negli ultimi 10 anni. Organici ridotti, scarse esercitazioni, obiettivi sensibili poco protetti. La sicurezza in Italia è ridotta ad un colabrodo. Ma per i rimborsi elettorali ai partiti i soldi si trovano sempre. È così che vogliamo combattere il terrorismo?
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