DEGENERAZIONE SOCIALE E MONDO DEL WEB
Il Cyber-bullismo
Motivi di frustrazione , di insoddisfazione , di
rabbia , di odio , di invidia , la
voglia di avere altre cose e di più , l’istinto a dare agli altri la colpa di
ogni disagio personale , il gusto di poter giudicare gli altri , criticandone
presunti difetti o privilegi ritenuti immeritati
, usufruendo gratuitamente e dietro il riparo di uno schermo , di una temibile
arma di offesa , soprattutto psicologica , quale quella dei social network , facebook , instagram , rappresentano un fenomeno sociale che ha
raggiunto gravità allarmanti nei confronti di chi purtroppo viene a trovarsi
vittima di attacchi altrui. I Social sono sempre di più protagonisti di atti di
bullismo che dalle scuole si stanno diffondendo su Internet e che qui prendono
il nome di “ cyber-bullismo” , il quale ha portato già al suicidio alcune
vittime.
In una situazione paragonabile a colui il quale venga
a trovarsi allo scoperto , da solo , al
centro di una arena , circondato da una moltitudine di persone che gli
scagliano dardi , ferendolo e lasciandolo sanguinante , senza alcuna pietà ,
anzi godendone , con crudele cinismo.
Questa è la
realtà di un mondo “virtuale “ , di “social network “ ,
che si trasforma in fatti concreti ,
drammatici e a volte , purtroppo , anche
tragici. Laddove ogni possibilità di difesa da parte della vittima di turno ,
si annulla contro un nemico indistinto , che fa del suo strumento e della sua
vigliaccheria un’arma potente ,
pericolosa , assai dannosa .
Quel che è
peggio , è la virulenza di tale fenomeno , che si diffonde con rapidità ed
efficacia impressionante , contagiando mentalità e comportamenti di molti
individui , purtroppo anche di giovani, nei
rapporti sociali , di vita quotidiani , sino a dar luogo a manifestazioni
di violenza psichica e fisica contro
soggetti le cui caratteristiche fisiologiche , di razza , di ceto , di sesso ,
di religione , di appartenenza a quant’altro sia ritenuto non solo “diverso “ ,
ma criticabile , motivo di disturbo e di rifiuto da parte di altri soggetti che appartengono
ad una “normale “ comunità , le cui
regole non ne accettano la convivenza.
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