LETTERA APERTA AL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
“ LA
LEGGE ELETTORALE E
LA SOVRANITA’ DEL
POPOLO “
" Se il popolo vuole , il
popolo può "
Con riferimento
a Art. 1 della Costituzione
“ L’Italia è una Repubblica democratica ,
fondata sul lavoro .
La sovranità
popolare spetta al popolo , che la esercita nelle forme e nei limiti della
Costituzione . “
Art. 56 “ La Camera dei deputati è eletta a suffragio
universale e diretto “
Art.58 “ I senatori sono eletti a suffragio
universale e diretto
dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età .”
Art. 67 “ Ogni
membro del Parlamento rappresenta la
Nazione ed esercita le sue funzioni
senza vincolo di mandato.”
Art, 94 “ Il
Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
Si rileva
che in sede
di approvazione della
Legge Elettorale “ Rosatellum 2 “
il principio costituzionale riguardante la “ Sovranità del
popolo “ ( Art, 1 ) è stato
violato nel momento
in cui taluni rappresentanti
politici , componenti la
maggioranza nel Parlamento
, costituiti in gruppi
politico-partitici , si sono rivelati
più a favore degli
interessi faziosi e
di parte , piuttosto
che a favore degli interessi generali del
popolo , “ arroccandosi “ strumentalmente e approvando “ a colpi di fiducia” la suddetta legge elettorale , in entrambi i rami del Parlamento
. In tal modo escludendo ogni possibilità di
contraddittorio e di regolare
discussione fra tutti i
Parlamentari delle diverse forze politiche
.
Questo comportamento si rivela
ancor più grave per il fatto che è stato
il Governo stesso a
proporre la “ fiducia “ sulla approvazione della
legge elettorale , che è invece prerogativa esclusiva del Parlamento , mettendo
in gioco il
suo mandato .
Dato che la
questione della stabilità di Governo
è un fattore
esclusivamente politico ,tale atto governativo è da
giudicare improprio e inopportuno , in
quanto non proposto allo scopo di sollecitare la maggioranza
parlamentare ad esprimere il supporto all'operato del governo stesso , bensì come
un’intrusione nelle funzioni e competenze del Parlamento , dimostrando che la questione della fiducia è stata posta in modo palesemente “ strumentale” , e soltanto
al fine – appunto - di evitare la
regolare discussione della legge elettorale
fra tutti i Parlamentari e quindi
impedire ad essi
di esercitare la propria funzione in modo libero , cioè senza vincolo di
mandato , rappresentando ognuno di
essi la Nazione
e non il partito di appartenenza, come prescrive l’art. 67 della Cost .
Inoltre , “ blindando “ le preferenze su candidati
scelti dai partiti , iscritti su liste predefinite dai partiti stessi , di fatto
è stata ridotta drasticamente
ogni possibilità di reale e libera
scelta diretta degli elettori sui possibili rappresentanti parlamentari , rendendo evidente una
violazione di quanto previsto negli artt. 56 e 58
della Cost.
Questo insieme di
violazioni vengono a costituire
uno stravolgimento del
principio di cui
all’art. 1 della Costituzione
italiana , trasformando di fatto il regime “ democratico “
in un regime “ oligarchico “ , governato da
gruppi partitici , auto-referenziati , e pertanto
palesemente
anti-costituzionali .
Per tale
gravissima situazione , noi cittadini
italiani ci appelliamo
al Presidente della Repubblica , affinché nella Sua
posizione istituzionale e con la
Sua competente Autorità , intervenga
decisamente al fine che i
competenti organi politici istituzionali osservino il
giusto e doveroso rispetto e la piena osservanza dei
principi e dei
valori sanciti nella nostra Carta Costituzionale .
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