LA DISAFFEZIONE
DELLE MASSE POPOLARI
VERSO LA POLITICA
In Italia , la disaffezione delle
masse popolari verso
la politica è
un fenomeno in lenta , accertata
progressione . Si è già constatata
un’ alta percentuale ; sono più del 40
% coloro che
non vanno più
a votare alle
consultazioni elettorali . Ormai
è un fatto
assodato che il distacco
della gente dai
partiti politici è quasi abissale
. Questi
ultimi , i partiti , vivono ,
si muovono , si agitano in
un altro mondo ,
in un pianeta
che ruota attorno alla terra
; da questo satellite
essi continuano a lanciare
segnali su segnali mediatici , peraltro
confusi , poco chiari , ambigui , sempre
meno recepiti , poco ascoltati da quei milioni
di persone , comuni , che non vi
credono più e non vogliono essere
coinvolte , peraltro prese
da mille altri problemi di
vita reale . Gente comune , che , però e
purtroppo , è costretta a subire comunque i
pesanti disagi e spesso
anche i gravi danni
cagionati dalle decisioni ,
dalle leggi palesemente
inique da questi politici proposte e poi
deliberate e incidenti in
misura tanto negativa sulla vita
sociale delle persone.
La fune è
molto tesa e presenta già alcune preoccupanti sfilacciature . Di ciò
i partiti da tempo se ne sono accorti , ne hanno
preso atto , ma
perseverano ugualmente e disinvoltamente nelle loro
attività speculative , strumentali
, nel
curare i propri diversificati interessi di parte , utilizzando
i voti di quella restante parte della popolazione che ancora segue ,
ora questo , ora quell’altro imbonitore di favori , nella speranza ( spesso andata delusa ) di ottenere un posto di lavoro , un appalto ,
etc.. ;
chiaramente attraverso mezzi e
procedure spesso
illegali , così ( i politici ) assicurando a se stessi ricompense
elettorali e carriere politiche e
istituzionali , a volte di rilievo , produttrici di potere e di ricchezze
per se stessi e per gli amici .
Quanto ancora
possa durare tutto questo , è da vedere ! A guardare la
vita comune , quella che in
genere si svolge nelle città del nostro
beneamato Paese , non sembra esservi
un’ aria di allarme
sociale ; molte , anche troppe , le auto
in circolazione sulle strade ( nel meridione , continuamente , a qualunque
ora del giorno) ; in occasione di partite di calcio , gli stadi
sono pieni ; il “ calcio “ nelle discussioni fra persone ,
è l’argomento predominante , oltre a
quello sulla salute e sulle tasse ; nei sabati sera le
pizzerie sono affollate ; quasi tutti ( tranne
i ricchi e potenti ) si lamentano
della “ crisi “ , ma chi più
chi meno , sono anche in molti
quelli che cercano di arrangiarsi , lavorando
in nero oppure trasferendosi dal Sud
al Nord Italia , cercando lavoro
in quelle Regioni o andando
via , costretti ad espatriare in altri
Paesi , europei e oltre.
Assai poco convincono
le notizie , i comunicati di dati statistici che indicano
che l’economia del Paese è
in lieve e lenta , progressiva ripresa , in uscita dalla
crisi ; ma le cose non stanno realmente così . infatti , lo specchio reale e vero
della situazione è dato dalla continua , inarrestabile chiusura di molte attività commerciali , di
piccole e medie imprese ( in modo più grave nel meridione ) ; si tratta di quelle condotte da italiani , le quali non reggono alla concorrenza di
altrettante imprese commerciali e artigianali , condotte e gestite da
persone straniere , per la maggior parte cinesi ; dall’abbigliamento , all’ oggettistica , e ai supermercati
e ristoranti , etc…sempre crescenti in tutto il territorio nazionale. Un
fenomeno che mette in chiara evidenza il fatto che questi ultimi sono in grado di disporre di rilevanti
somme di denaro , che consentono a loro di rilevare , acquistandole ,
attività commerciali di rilievo ,
nonché strutture immobiliari ,
appezzamenti di terreno , anche molto
estesi , impianti industriali, etc…
Effetti della “
globalizzazione “ - si sostiene - , ma non è solo questo . Infatti , soprattutto ciò è stato ed è dovuto a
conseguenze di una gestione politica dei Governi , condotta per molti e troppi anni in modo
scorretto e che hanno deteriorato
l’aspetto economico e sociale del Paese ; i mancati investimenti produttivi , gli sprechi
nelle risorse esistenti , la
corruzione , le speculazioni e il malaffare ; i
cui effetti sono
ricaduti drammaticamente sulle
sane realtà produttive e
sulle potenzialità nazionali di
innovazione e di ricerca scientifica e tecnologica , potenzialità culturali
, turistiche e d’altra natura.
L’ attenzione
dei politici non ha inteso e non intende
rivolgersi verso la
risoluzione di questi gravi problemi attraverso
iniziative e modalità
che agevolino investimenti
produttivi di beni strumentali , di opere pubbliche , di servizi di carattere sociale , bensì
essa si rivolge
maggiormente a cercare di
tamponare con manovre
contabili le falle di una situazione finanziaria dissestata , operando
su tasse e
imposte , gravando su quella parte della popolazione , numericamente più
consistente , che è considerata
necessariamente utile , in quanto
più facilmente utilizzabile per
trarne le entrate fiscali .
E’ quella che si
compone di quelle
famiglie , nelle quali vi sono persone che hanno uno stipendio fisso , una pensione , un reddito sostenibile ; le
uniche realtà che provvedono ad
aiutare economicamente i familiari che
non lavorano , disoccupati o ancora inoccupati ( moltissimi i giovani ) , e che
non hanno più la possibilità di sostenere il costo dell’affitto di
un’abitazione .
Poi ci
sono i poveri , quelli veri ,
che conducono una vita assai misera ,
con un minimo o nullo reddito, che hanno
raggiunto la misura , in crescita , davvero
allarmante di dieci milioni . Per costoro provvedono le “ Associazioni di volontariato ( laiche e
religiose ) “ e che sono
tante , distribuite lungo tutto il territorio nazionale .
I Partiti , Il Parlamento e il Governo ,
riguardo alla povertà assoluta , non si scompongono più di tanto ; i signori politici considerano tutto ciò una
realtà sociale “fisiologica “ . Essi
sostengono che , in fondo , non si può pretendere molto in
tempi di crisi economico-finanziaria ;
e poi , questi poveracci costituiscono un numero minoritario e non
sono elettoralmente importanti ; sicuramente
assai meno importanti rispetto a tutti
quegli altri che stanno bene , anche molto bene e sempre meglio , specie nel
mondo di grossi affari e dove circolano forti somme di denaro ( pubblico e
privato ). Infatti , per questi ultimi ,
non fanno mancare le leggi favorevoli , le agevolazioni – specie fiscali
– .
La cittadinanza ha
sempre di più la sensazione di
una progressiva espropriazione di
beni comuni e di una
perdita di identità nazionale , di
tradizioni centenarie , di
memoria storica , artistica e culturale ; assistendo , invece , a comportamenti
e manifestazioni di squallore
morale e di assoluta banalità .
La cosa importante
è l’acquisizione del potere , politico e finanziario , sempre
più centralizzato e dominante ; Il
cerchio si chiude con le cosiddette “riforme “ istituzionali e costituzionali , accolte con
favore anche dalla Unione Europea , cui preme soltanto il “ rendiconto finanziario “
e di non
incorrere nel giudizio negativo delle cosiddette Società di Rating
e
su aumenti dello “ spread “ .
Sul dramma di
milioni di persone povere e in grave difficoltà , ivi compresi
gli emigranti , che fuggono da
Paesi in guerra o dalla miseria più nera , gli Stati , i Governi stanno
assumendo comportamenti o
ambigui o di chiusura , e
comunque certamente tendenti a mantenere ferme posizioni conservatrici di interessi territoriali o
di dominio più estesi , dimostrando cinismo e irresponsabilità verso
un fenomeno di
gravità epocale e
a causa del quale difficilmente
potranno essere evitate
conseguenze assai negative.
In conclusione , ogni speranza , ogni aspettativa di
vero rinnovamento della
politica , sui valori della
onestà e della giustizia sociale , può
trovare realizzazione esclusivamente se il
nuovo Movimento politico popolare “ Cinque Stelle “ , riuscirà
a raccogliere consensi
anche di quella parte della popolazione che sino
ad ora si è astenuta
dal votare e
quindi superare la
necessaria misura percentuale
, utile per formare
una maggioranza di Governo.
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