Dopo 70 anni
Dopo 70 anni , noi cittadini di questo nostro Paese , Italia
, ancora oggi non siamo riusciti a far vivere , con uno sviluppo sano e
naturale , la “ Democrazia di uno Stato
Repubblicano “ , una meravigliosa creatura nata nel 1948, dopo un ventennio
dittatoriale , e poi avendo come riferimento fondamentale la luce offerta dal
faro della nostra Costituzione .
Settanta anni che hanno visto episodi interni conflittuali ,
drammatici e spesso anche tragici , di attentati , stragi , omicidi , di mano
mafiosa o occulta , volti a destabilizzare l'assetto democratico , ed altresì a
incutere terrore nella popolazione, affinché certi "poteri " criminali potessero continuare a dominare sulla
vita sociale .
Il sangue di centinaia di morti non è bastato a far
riflettere le coscienze di noi cittadini italiani che la "Politica "
è fondamentale per la crescita di una Nazione , ma che essa deve essere una " buona e sana Politica “, gestita
da Governi e da Parlamenti , i cui rappresentanti siano esempio e diano prova
di correttezza e di onestà , oltre
che di competenza istituzionale .
Il fatto che a tutt’oggi non si è riusciti a costruire un
regime democratico costituito da forze politiche ben definite , pur nella
logica delle rispettive posizioni di confronto , sta a dimostrare , purtroppo ,
la natura socio-politica di un Paese
in perenne contraddizione con i propri principi costituzionali e ancora "immaturo " , dominato da
impulsi faziosi , da interessi di parte e individualistici spesso illegali ,
nonché da un diffuso senso di disaffezione e di sfiducia verso la stessa
politica e verso le cosiddette Istituzioni dello Stato .
Fenomeni , questi , che rendono sempre più deboli le basi
sulle quali si regge la "Democrazia
" e che dovrebbero mettere in
allarme tutti coloro che ancora credono e sperano in un futuro di sviluppo
sociale ed economico del Paese . Per scongiurare che rigurgiti di autoritarismo possano concretizzarsi in un vero ,
nuovo regime di tipo autoritario
o quanto meno in un rafforzamento e
consolidamento di un sistema
conservatore di interessi speculativi di poteri
finanziari e di caste , già in atto , non resta
altro che un augurabile
risveglio delle coscienze e quindi
una massiccia partecipazione attiva di tutti quegli
italiani che sono consapevoli dei pericoli , dei rischi possibili di una perdita definitiva di fondamentali diritti
democratici , non solo di quello della libertà , ma anche dell’irrinunciabile diritto di tutti , indiscriminatamente , ad una
vita sociale sicura e dignitosa .
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