LA PAURA DELL’INCONOSCIBLE
Nella nostra vita noi siamo
costantemente pervasi dalla “ paura “
, o
più precisamente, da molteplici forme
di ansie e di paure .
La paura primaria deriva dalla nostra consapevolezza della estrema
fragilità della vita e della inconoscibilità del futuro.
Comunque , la paura fa parte integrante della
nostra natura di essere vivente , perché
proprio essa , la paura , è la molla che ci mette in allerta di fronte
al pericolo e che ci consente di poter trovare vie di salvezza.
Sarebbe errato , oltre che quasi
impossibile , potersi liberare
completamente della paura ; se fosse possibile , rischieremmo
di esporci troppo ai pericoli e di venire sopraffatti facilmente da chi ha intenzioni aggressive. .
Da questa basilare paura , però , derivano altre paure , di natura prettamente psicologica . La paura
di non essere ben valutati , ben giudicati dagli altri , la paura di non essere
all’altezza di superare questa o quella
prova , una determinata situazione difficile .
Ma anche la paura di perdere la
propria identità , a volte di non
riuscire a capire quale sia la nostra
vera e reale personalità , in un mondo nel quale siamo continuamente sottoposti
a sollecitazioni esterne , che generano in noi insicurezza e ansie .
Allora , ciascuno di noi dovrebbe cercare di
conoscere se stesso ( “Conosci te
stesso” “ - γνῶθι σεαυτόν - Oracolo di Delfi ) .
Se vuoi realmente conoscere te stesso
, non devi farlo rapportandoti agli altri , attraverso le opinioni degli altri
, perché altrimenti vedrai te stesso in
modi e forme continuamente diverse e non
saprai mai chi sei veramente e realmente .
Vi sono momenti nei quali ti vedrai e
ti sentirai sicuro e determinato se altri si compiaceranno con te , ti faranno
molti complimenti ; mentre ti vedrai e
ti sentirai insicuro , indeciso , se
altri criticheranno i tuoi comportamenti
, le tue azioni .
Per
cercare le condizioni più agevoli
, più favorevoli al fine di poter concentrarci a riflettere sulla nostra vita ,
sulla nostra esistenza , sulla nostra coscienza , dovremmo trovarci in un luogo , in un posto isolato dagli altri
. Ciò , sempre che lo vogliamo profondamente , ci consentirebbe di fare a noi stessi delle
domande e di poter dare a noi stessi le
più istintive risposte , senza essere condizionati da presenze altrui.
Potremo iniziare con il rivelare a
noi stessi e mettere a nudo i nostri difetti , le nostre debolezze , le ragioni
delle nostre ansie e paure , ma anche avere
la possibilità di scoprire i nostri
desideri , le nostre attitudini ,
le aspettative di vita , i nostri sentimenti , i nostri pensieri e le
nostre riflessioni sulle realtà del mondo che ci circondano , di renderci
realmente consapevoli del potere della
nostra mente , capace di “ pensare “ , di “ immaginare “ al di là dello spazio e del tempo , e paradossalmente
, anche di poter percepire all’interno del mondo misterioso dell’infinito , dell’indefinito , la presenza
della nostra esistenza individuale , del
nostro “ Io “ , come una presenza reale
, indiscutibilmente vera , originale , inimitabile.
Ci accorgeremo , allora , che
esistiamo , ciascuno di noi , con una personalità unica e diversa , ben
distinta rispetto a qualsiasi personalità posseduta da altri e che
siamo in grado , se lo vogliamo ,
di far valere ogni peculiarità del
nostro carattere , delle nostre attitudini , essendo finalmente consapevoli di
possedere veramente , realmente , certe determinate capacità e di
aver saputo scoprirle da soli , senza essere influenzati dalle altrui opinioni.
Come si è già detto , ciascuno di noi
, individualmente preso , è una realtà
perfettamente distinta dal resto delle cose reali , ma anche è parte di una realtà immensa , di un “ Mistero
“ che , in quanto tale , perché inconoscibile , non può non incutere “ paura “
, non può non farci sentire “ piccoli “
e impotenti di fronte a “
Qualcosa “ , di una energia
immensamente grande , alla
esistenza di una “ Forza “ immateriale
, al di sopra di Tutto e contestualmente
presente nella natura di ogni cosa fisica , di ogni essere vivente e in modo significativo nella “ coscienza
“ di ogni essere umano .
Perciò è
umanamente concepibile il fatto
che l’ idea , il concetto di questa
Forza immateriale , regolatrice del mondo naturale e universale , possa essere identificata da una
estesa mentalità di persone come appartenente
ad una Entità Suprema , di natura
spirituale e di intelligenza assoluta ,
cioè in un Dio .
Un concetto di Dio , di divinità che
da sempre è esistito nella mente umana ,
anche in quegli uomini che non hanno
inteso e non intendono ancor oggi accettare la esistenza dell’anima , del soprannaturale , ma che purtuttavia non riescono completamente a cancellare .
Allora , all’istintiva
paura dell’ignoto ( ciò che si presenta ancora non conosciuto ), paragonabile a quella che
si ha verso il buio , si aggiunge una paura più profonda e che risiede nel
nostro inconscio , non fisicamente avvertibile , che è la paura verso “
l’ inconoscibile “ , il timore
verso il mistero di Dio , determinato
dalla consapevolezza della immensa
potenza e infinita grandezza del cosmo e del suo Artefice ; altro non è che il bisogno di protezione
dall’imprevedibile ; altro non è che il riconoscimento di essere creature alle
quali è stato concesso il bene della Vita , e
come esseri umani di avere
avuto il dono speciale della “ coscienza “ , in altri
termini dell’anima ;
altro non è che il bisogno di ricorrere alla Fede ,
oltre ad ogni possibile via , pur sempre limitata , offerta dalla ragione umana
.
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