FARE
DEL BENE ….conviene e dipende da noi.
Fare del bene è sempre
un sacrificio, perché il bene è un dare qualcosa di materiale o immateriale che abbiamo. Però , questo sacrificio , in fondo , è un bene perché
ciò che ci rende infelici , insoddisfatti, è il
non potere avere ciò che vogliamo, ciò che non abbiamo. Può essere una cosa
materiale, fisica, ma anche di natura psicologica , emotiva, sentimentale.
E’ quello che spesso ci fa soffrire, al punto che
persino riusciamo ad odiare colui o colei che questo qualcosa ci fa mancare, a volte anche inconsapevolmente. Più ci pensiamo , più in noi si crea un vuoto
insopportabile , a volte una vera e
propria angoscia del vivere. Un vuoto che
ci appare tanto più incolmabile ed
esteso , quanto più rimaniamo rigidi o comunque troppo fermi nella nostra posizione di attesa di qualcosa da parte degli altri.
A questo punto , però ,
soltanto il “ dare “ può colmare quel
vuoto , non necessariamente una cosa
materiale , ma a volte anche non fisica , emotiva , sentimentale, di conforto ,
sostegno psicologico, un aiuto , a condizione che questo “ sacrificio “ di dare
si tramuti nel nostro animo , nella nostra mente , in una sensazione di bene , di
un “ beneficio “ , che in prima istanza può apparire solo nei confronti
altrui, ma se ripetuto , si rivela anche nei nostri confronti.
Le occasioni nella nostra vita , anche
fortuite , non mancano di certo. Comunque , volendo , basta cercarle. Non vi è
nulla di più gratificante e bello che ricevere un “sorriso “ dopo un nostro “ dare “ , che sia fisico, materiale,
oppure immateriale , sentimentale.
Vi sono persone che , a
causa del loro comportamento egoistico ,
troppo egocentrico, non meritano quelle
attenzioni che noi spesso
invece esercitiamo nei loro confronti , nella speranza di ottenere da
loro stessi , ma invano , un qualche riscontro
benevolo. Allora è un errore
concentrare troppo le nostre attenzioni
solo su questa persona , ritenendola
al centro dei nostri pensieri,
correndo il rischio di cadere
vittime di una trappola da noi stessi
costruita. Spesso , da soli , non
vi riusciamo, ma non siamo mai “ soli “ . Guardiamo intorno a noi
quante tante altre anime sono
disponibili a dare e a ricevere qualcosa
.
In fondo
, la vera vita sta proprio in un continuo scambio di beni , sia di cose , sia di
sentimenti e soltanto così essa diviene bella e degna di essere vissuta , in ogni
momento possibile , essendo essa legata
sempre al sottilissimo filo del destino , pur nelle mille contraddizioni , difficoltà , ostacoli , che la nostra esistenza
è costretta a subire a causa
delle cattiverie e dei mali procurati da
altri.
Dovremmo sempre
ricordare che il “ male “ si diffonde
sempre più , e con esso dolore ,
disperazione , distruzione , morte, laddove
e allorquando il “ bene “ si affievolisce., “ ammutolisce “ , sino a
scomparire , lasciando il posto all’arroganza ,alla tracotanza , alla
violenza, alla forza bruta, che riescono a far tacere
e mortificare chi nella
società possiede ancora il
coraggio di esaltare i valori
spirituali e morali della
pacifica e onesta convivenza tra gli esseri umani . Questo accade quando
questi rari e preziosi uomini
purtroppo vengono emarginati , isolati , specialmente dalla indifferenza delle
persone , delle masse popolari , in ogni comunità sociale.
Per tali motivi ,
ciascuno di noi , tutti noi , dovremmo cominciare a capire “ la convenienza “ di ascoltare , seguire , applicare il “ fare
del bene “ , del mutuo soccorso , perché tutti abbiamo bisogno , l’uno dell’altro.
Il chiudersi in se stesso, curare solo i
propri interessi, senza curare le conseguenze negative sugli altri , determina
sempre e comunque dei conflitti e i profitti egoisticamente acquisiti
si tramutano inevitabilmente in contrasti e disagi.
Pertanto , cominciamo
ad educare noi stessi al sano principio
della “ convenienza del dare “ , perché
ad ogni “dare “ , in qualche modo
corrisponde sempre un “ ricevere “ , cioè fare del bene
“ conviene “ . Un’equa distribuzione
dei beni è sempre una reciproca offerta
di risorse , materiali, economiche, umane , e conviene sempre a tutti.
Esso è l’unico modo “ intelligente “
del vivere bene insieme .
Il reciproco , comune ,
rispetto della vita e della dignità umana .